Le Porsche sono vetture che richiedono esperienza. Rappresentano un sogno per gli appassionati, ma basta un piccolo errore per avere una perdita dolorosissima.
Tra le auto sportive non possiamo affermare che le Porsche siano tra le più complesse da guidare. Si tratta di vetture che, considerata la potenza bruta, possono giocare brutti scherzi. Quando ci si immette nell’abitacolo di una supercar occorre conoscere le regole basi della guida sportiva. Spingere in modo troppo repentino il pedale del gas può determinare una perdita di controllo del mezzo.
Sebbene le Porsche moderne siano imbottite di tecnologie che aiutano a scaricare a terra la potenza dei motori, non tutti sono in grado di tenerla in careggiata. Avere un incidente è sempre un evento traumatico. Quando al botto si aggiungono anche tantissimi danni, nel caso di una Porsche, si paga un conto molto salato. Chi acquista per la prima volta una vettura sportiva sottovaluta l’accelerazione, ma il passo verso il guardrail è breve.
Porsche fatta a pezzi
L’ex trequartista della Roma Diego Perotti decise di acquistare una nuova Porsche e non vedeva l’ora di saggiare le performance. Il fantasista argentino aveva investito una bella somma per recarsi al campo di allenamento Fulvio Bernardini a bordo della vettura tedesca. Il calciatore stava attraversando via Laurentina quando venne preso in pieno da una vettura alle sue spalle. Alle 8:30 del mattino si ritrovò con la sua nuova Porsche ridotta in brandelli.
Le zone posteriori ed anteriori, come vedrete nella foto in alto, hanno accusato grandi danni. Fortunatamente Perotti non riportò gravi infortuni. I tifosi della Roma riconobbero Perotti sul ciglio della strada con la Porsche a pezzi e iniziarono a contrattare radio e tv locali per conoscere l’accaduto. Nel 2016 e il 2017 i fan capitolini assistettero al botto di Bruno Peres, che si schiantò con la sua Lamborghini, e lo stesso capitò a El Shaarawy con un’Audi.
Nelle circostanze sopracitate a commettere gli errori furono i calciatori della squadra giallorossa. In questo caso Perotti non poteva evitare l’incidente. Colpita in più punti l’auto teutonica ha avuto la peggio, ma grazie all’assicurazione il calciatore avrà recuperato la cifra. Il conto sarà risultato molto salato in officina e non fa mai bene al valore di un’auto di lusso ricevere così tante ammaccature. In questi casi l’aspetto più importante è che il calciatore non ha riportato problemi fisici. La paura sarà stata tanto a bordo della coupé di Stoccarda, ma almeno Perotti non può recriminare di aver distrutto la sua vettura per un azzardo al volante come questo proprietario di Ferrari.