Convertire l’auto da benzina a GPL? Ora te lo paga lo Stato: ecco come fare

Grazie ad un prezioso contributo statale è possibile convertire la propria vettura da benzina a GPL quasi a zero spese.

Quella relativa al carburante è una problematica che genera non pochi pensieri nelle teste degli automobilisti. La costante crescita dei prezzi di benzina e diesel mette la maggior parte degli italiani con le spalle al muro, pronti a prendere una decisione che, seppur drastica, può risolvere il problema.

Auto GPL stato
Quali sono i vantaggi di un’auto a GPL? I dettagli (Foto Ansa) fuoristrada.it

Si tratta del passaggio al GPL o Metano, installando sulla propria vettura un impianto nuovo. Ma quali sono i vantaggi degli impianti a GPL o metano? Innanzitutto i costi, sia di rifornimento che di manutenzione. Oltre ai prezzi più bassi, il GPL o il metano generano meno “sporcizia” all’interno del motore, che avrà meno depositi carboniosi e vedrà così la sua vita allungarsi, di fatto diminuendo i costi di gestione e manutenzione.

Ci sono poi vantaggi relativi all’autonomia della vettura. Soprattutto per le auto con motore bi-fuel, cioè quelle alimentate sia a benzina che a GPL, possono percorrere distanze più lunghe grazie al passaggio tra i due carburanti. Infine ci sono anche vantaggi ambientali. Il GPL ed il metano producono meno emissioni di CO2 e riducono l’impatto ambientale complessivo della vettura rappresentando, di fatto, un primo piccolo passo verso una transizione verso fonti di energia più sostenibili.

GPL o metano, ecco gli incentivi statali: quanti sono e come si ottengono

A partire dal 1° luglio 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione, grazie ad un Decreto del 20 maggio, dei contributi ecobonus retrofit per l’installazione di impianti di alimentazione a GPL o metano.

Incentivi statali
Ecco il nuovo Decreto statale sulle auto a GPL o metano (Foto Ansa) fuoristrada.it

Il contributo è destinato alle auto di categoria M1 con una classe ambientale pari o superiore ad Euro4. Si tratta di 400 euro per l’impianto a GPL e di 800 euro per quello a metano. I requisiti di ammissibilità risalgono al comma 1 dell’Art.5 del DPCM del 20 maggio 2024.  In particolare, per poter accedere al contributo:

  • Il veicolo non deve avere già alimentazione a GPL o metano o doppia alimentazione al momento dell’installazione.
  • L’impianto (a GPL o metano) deve essere nuovo e deve avere tutte le componenti.
  • La fattura di acquisto deve riportare lo sconto applicato grazie al contributo statale.

È possibile prenotare il contributo presso gli installatori registrati, che applicheranno il contributo sottoforma di sconto sul prezzo iniziale.

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