Il brand Land Rover è tra i più iconici di tutti i tempi. I SUV montano dei motori straordinari. Ecco chi c’è dietro la loro produzione.
E’ una fase dove i SUV sono tra i mezzi più desiderati al mondo. Gli appassionati di auto hanno compreso che tutte le esigenze principali possono essere condensate in un unico grande e comodo concetto. Chi sceglie un fuoristrada non può non tenere in considerazione la Land Rover. Tutti i top brand quali Aston Martin, Bentley, Ferrari, Maserati, Lamborghini producono auto a ruote alte, ma la storia ha un suo peso. 
Il marchio Land Rover ha conservato i tratti tipici delle primissime vetture prodotte negli stabilimenti del Regno Unito. Lo stile robusto, nudo e crudo, ha convinto milioni di automobilisti a scegliere una mastodontica Range Rover. La Land Rover ha sfruttato le caratteristiche migliori delle Jeep per creare vetture irrefrenabili. Oggi i potenti fuoristrada inglesi sono imitati anche in Cina.
L’azienda inglese risultò all’avanguardia sia nel ramo militare che civile. Il primo modello fu commercializzato, dopo la seconda Guerra Mondiale, esattamente 30 aprile 1948, con l’obiettivo di rendere possibile qualsiasi spostamento a prescindere dall’ostilità della superfice. Generazione dopo generazione il brand è cresciuto in termini di potenza, lusso e valore. Oggi le Land Rover sono vetture costosissime, pur avendo cambiato padrone.
La produzione dei motori Land Rover
Il marchio inglese transitò nelle mani BMW, con la fusione con Rover, per poi far parte, da marzo 2000 fino a giugno 2007, della Ford. Gli americani non diedero alcun valore aggiunti alla gamma. Solo con il passaggio alla Tata le cose sono cambiate. La Land Rover ha presentato tantissimi nuovi modelli, apportando cambiamenti epocali. La gamma prevede un cilindro di circa 500cc di cilindrata, ed in base a ciò che impone il mercato si arriva anche a motori da 3, 4 o 6 cilindri. I fuoristrada richiedono potenze molto elevate, considerata la mole. 
I motori sono prodotti dalla Ingenium. La BMW realizzò dei per prima dei propulsori turbo da 3, 4 e 6 cilindri. In seguito tale tecnologia è stata adottata anche dal gruppo composto, appunto, da Jaguar e Land Rover, sotto il controllo degli indiana della Tata. Spicca fra gli altri l’AJ200 da 2,0 litri, che può essere da 200 o da 404 cavalli, con diverse potenze nel mezzo. Motori affidabili e che hanno tenuto in alto il nome del brand inglese. Dal 2019 è in produzione anche una variante 160 cavalli di potenza massima.