Campagna di richiamo in atto alla FIAT. Riguarda uno dei modelli di punta del marchio di Stellantis. Ecco cosa è emerso
Purtroppo i richiami che quest’anno hanno colpito le case produttrici del marchio Stellantis sono stati davvero tanti. Da un lato è rassicurante sapere che i produttori vigilano sulla sicurezza delle automobili acquistate dai clienti in tutta Europa, dall’altro, tuttavia, è un po’ scoraggiante sapere che capita assai spesso di incorrere in vetture che escono dalla fabbrica con un difetto anche grave.
L’ultimo episodio in ordine temporale aveva riguardato alcune auto del marchio Citroen come la C3 e la DS3 di vecchia produzione per le quali sono state riscontrate anomalie al funzionamento degli airbag Takata. Ne è scaturito un maxi richiamo per oltre 600mila autovetture che i clienti non possono guidare e fino alla risoluzione del problema. Per Stellantis, un danno di immagine non da poco.
Adesso tocca a una delle vetture più famose del marchio FIAT che sta affrontando una situazione simile ma per ragioni diverse. Un maxi richiamo ha infatti colpito l’utilitaria italiana per eccellenza, con migliaia di esemplari che potrebbero essere riportati in una struttura di assistenza al fine di risolvere un problema di non poco conto. I clienti non saranno felici ma non si può fare altrimenti.
FIAT, il maxi richiamo è iniziato: il problema riscontrato
Il richiamo in questione ha riguardato un lotto di oltre 11mila Fiat 500. Stavolta la causa si deve ricercare nel sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, un software che non sarebbe conforme alle direttive ’FMVSS 138 del paese in cui è stato ordinato il richiamo”. Stiamo parlando degli USA, dove la NHTSA ha ordinato un controllo sulle 500 in questione, praticamente tutte quelle circolanti sul territorio nazionale.
Le vetture in questione sono state prodotte a partire dal 2019 nello stabilimento messicano di Toluca da cui sarebbero uscite – in alcuni casi – con il sensore che non si attiva segnalando un problema alla pressione prima dei 27/28 psi registrati a fronte di un valore minimo per la legge americana di 20 PSI.
Ora, come da prassi, la Fiat dovrà richiamare tutte queste auto presso strutture autorizzate e farle controllare, sostituendo il componente o aggiornando il software a seconda dei casi. Il tutto in modo gratuito magari dovendo anche fornire un’auto di cortesia ai clienti nel caso le tempistiche del problema siano troppo lunghe. Vedremo come si risolverà la faccenda, con il numero di auto richiamate che, anche questa volta, è davvero notevole.