Sono sempre meno i brand che puntano sulle auto a metano, ed oggi proveremo a spiegarvi il motivo per cui stanno scomparendo.
Le auto a metano hanno conosciuto periodi di grandi successi, che le permettevano di issarsi al vertice delle vendite. Tuttavia, dal 2018 in poi è iniziato un processo di netta diminuzione delle immatricolazioni, che è poi sfociato in una vera e propria crisi, e ad oggi, sono pochissimi i costruttori che puntano ancora su questo tipo di alimentazione. Simile il discorso per il GPL, anche se le vendite di auto che montano questo tipo di impianto sono ben più elevate rispetto al metano.
Nelle prossime righe, vi sveleremo i perché del calo di queste vendite, ed anche quello che sarà il destino delle auto a metano. Purtroppo per gli affezionati a tale tecnologia, se le regole rimarranno quelle attuali il metano è destinato a scomparire strada facendo, e ciò accadrà nel corso dei prossimi anni. Andiamo a scoprire i dettagli in tal senso, e siamo certi che resterete sorpresi da alcuni aspetti.
Auto, i perché della crisi di quelle a metano
Come detto, la crisi delle auto a metano è in atto già da diverso tempo, con le sue vendite che sono calate a picco dal 2018 in poi. Inizialmente, il calo fu spiegato con la riduzione della produzione da parte di FCA e del gruppo Volkswagen, due dei costruttori più impegnativi nella realizzazione di vetture alimentate a metano. Tuttavia, questa riduzione diede il via ad un vero e proprio processo che sarebbe peggiorato negli anni a seguire.
Le lunghe tempistiche imposte dalle omologazioni ai cicli WLTP delle auto bi-fuel benzina e metano e l’aumento dei prezzi di quest’ultimo a seguito della guerra tra Russia ed Ucraina, hanno portato i vari brand a privilegiare le auto alimentate a benzina, o al massimo GPL, senza dimenticare i grandi investimenti svolti per l’elettrico e l’ibrido, iniziando a lasciare da parte il metano, che ora è infatti in piena crisi sul fronte delle vendite.
Inoltre, dobbiamo ricordarci che le auto a metano sono destinate a sparire, così come le GPL e quelle dotate di motore a combustione interna nella loro interezza. Infatti, dal 2035 in poi, a meno che le regole non vengano cambiate, si è deciso di vendere solamente auto elettriche, ed i costruttori hanno preferito investire in tal senso piuttosto che su una tecnologia che presto verrà abolita del tutto.