L’Alfa Romeo ha preso una decisione molto forte, ma che secondo molti è anche parecchio rischiosa. Ecco i dettagli sulla scelta fatta.
Il brand Alfa Romeo vive una fase molto positiva, la migliore della sua storia recente dopo anni davvero duri. Il rilancio del marchio del Biscione, avviato da Sergio Marchionne, è proseguito con successo sotto la guida del gruppo Stellantis, con il 2023 che si è concluso con un aumento del 30% delle vendite, ovviamente confrontandolo con l’anno precedente. Il SUV Tonale sta dettando legge in tal senso, ma anche Giulia e Stelvio continuano a fare bene la loro parte.
Da quest’anno ci sarà un altro gioiellino da valutare, vale a dire l’Alfa Romeo Junior, svelata meno di tre mesi fa. Si tratta del primo modello ad emissioni zero della casa di Arese, che apre la strada verso un futuro elettrico. In tal senso, il Biscione ha deciso di optare per una strada coraggiosa, che può rappresentare anche un rischio, che ora andremo ad analizzare nei dettagli.
Alfa Romeo, il futuro solo elettrico può essere un rischio
Secondo quanto stabilito ormai tempo fa, l’Alfa Romeo dovrebbe produrre solo auto elettriche dal 2025 in poi, stoppando la produzione delle termiche. In sostanza, la Junior nella versione termica ibrida dovrebbe essere l’ultima vettura del Biscione dotata di ICE, elemento che non sarà presente sulla nuova generazione del SUV Stelvio. Si tratta, come anticipato, di un bel rischio, considerando anche quelli che sono i dati sulle vendite del brand, diffusi da JATO Dynamics.
Vi abbiamo parlato di una netta crescita dell’Alfa tra il 2022 ed il 2023, ma le vendite a livello globali continuano ad essere basse, pari a 69.500 veicoli immatricolati nello scorso anno. Dunque, nel caso di fallimento della campagna a favore dell’elettrico, il brand di Arese potrebbe dover affrontare un clamoroso crollo di vendite, e non avendo ancora oggi una quota di mercato così importante, uno scenario di questo tipo non sarebbe di certo eccezionale dal punto di vista commerciale.
L’Alfa Romeo, secondo quanto emerso negli ultimi mesi, potrebbe dotare Stelvio e Giulia almeno di una variante ibrida, in modo da differenziare l’offerta, come faranno anche la quasi totalità dei brand premium suoi concorrenti. La sfida dell’elettrico sembra essere ancora troppo impegnativa, e puntare tutto sulle emissioni zero, pur avendo un buon impatto sull’ambiente, potrebbe condurre ad un crollo sul mercato. La decisione andrà presa in breve tempo.