L’Alfa Romeo 33 Stradale è un mito del mondo delle quattro ruote, ed ora ne è stata riprodotta una dal design da sogno.
Il marchio Alfa Romeo ha le idee chiare per il proprio futuro, e sta operando per attuare un netto aggiornamento della propria gamma, in modo da issarsi a grande protagonista del segmento premium. Da oggi sino al 2030 verrà presentata un’auto nuova ogni anno, processo già avviatosi con il lancio, avvenuto ormai tre mesi fa, del B-SUV Junior, vale a dire la prima auto elettrica del Biscione, disponibile anche come ibrido a benzina. 
Nel 2025 sarà la volta della nuova generazione del SUV Stelvio, seguito dalla Giulia nel 2026. Quella sarà anche la data in cui verranno consegnate le 33 unità di Alfa Romeo 33 Stradale, la supercar svelata alla fine della scorsa estate, che i pochissimi e fortunati clienti potevano scegliere o in versione a benzina, con un V6 da oltre 500 cavalli, o un motore full electric. Nelle prossime righe, vi parleremo della versione storica della 33 Stradale, che è stata rivista creando un vero e proprio gioiello.
Alfa Romeo, ecco la 33 Stradale by MAT
Oggi non vi parleremo dell’Alfa Romeo 33 Stradale svelata lo scorso anno, quel mostro da oltre un milione di euro di cui vi abbiamo accennato in precedenza. Ci concentriamo, infatti, sulla vettura prodotta tra il 1967 ed il 1969, la splendida berlinetta che arrivò in appena 18 esemplari, alla quale i designer odierni del Biscione si sono ispirati per produrre la loro nuova supercar.
Al giorno d’oggi, va molto di moda il famoso restomod, con delle vetture del passato dalle quali si prende spunto per realizzarne altre del tutto nuove. Questo è il caso dell’Alfa Romeo 33 Stradale by MAT, vale a dire la Manifattura Automobili Torino, un’azienda che già in altre occasioni ha deliziato gli appassionati con progetti di questo tipo, come nel caso della New Stratos Series, vale a dire un gioiello che si ispirava alla Lancia regina dei rally ormai mezzo secolo fa.
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La 33 Stradale del 1967 ha fatto da base per la creatura che vedete in alto, che è stata realizzata con un telaio speciale formato da pannelli di alluminio artigianali, assemblati tra di loro tramite metodi tradizionali, da veri e propri carrozzieri. Il motore che la spinge è un V8 DOHC da 2,6 litri, che deriva dall’Alfa Montreal, che sostituisce l’originale 2.0 V8. Siamo di fronte ad un vero e proprio mito.