Parte la ‘fase Beta’ del nuovo sistema di pagamento del pedaggio. Sul suo funzionamento è intervenuto anche il ministro Salvini
Se fino a qualche mese fa, l’unico sistema per il pagamento telematico del pedaggio autostradale era il Telepass, ora l’azienda leader nel settore ha trovato una certa concorrenza. UnipolMove e MooneyGo hanno interrotto il monopolio di Telepass, sfruttando la liberalizzazione del settore.
Tutto, però, potrebbe cambiare un’altra volta, e questa volta in modo radicale. E’ già in sperimentazione, infatti, un nuovo sistema di tele pedaggio basato sul riconoscimento targhe e denominato TargaGo, del quale ha parlato anche il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Ma come funziona? Si tratta di un sistema che consente il pagamento del pedaggio grazie alla lettura della targa, precedentemente associata ad un conto bancario. L’automobilista non dovrà fare altro che entrare nel casello e, attraverso le telecamere, verrà registrato il suo ingresso e la sua uscita, con l’addebito diretto. La differenza rispetto agli attuali sistemi è che non ci sarà alcun momento di sosta, seppur breve, davanti alla sbarra né la presenza di dispositivi di riconoscimento. Tutto avviene tramite il riconoscimento della targa del veicolo, registrata al sistema.
La sperimentazione di TargaGo verrà messa in atto sulla tangenziale di Napoli, dove sono state individuate le condizioni per testare il sistema. In caso di riscontro positivo, ovviamente, il sistema potrà essere ampliato anche ad altre zone d’Italia.
TargaGo, al via la sperimentazione: le parole del Ministro Matteo Salvini
Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha illustrato il piano di attuazione di TargaGo nel corso di un’interrogazione parlamentare. “Il MIT ha accolto favorevolmente l’iniziativa di sperimentare questo nuovo sistema automatico di esazione del pedaggio per i possibili vantaggi che l’utenza potrebbe ricavarne, sia in termini di velocizzazione dei transiti che in termini di riduzione delle emissioni inquinanti“, ha dichiarato il vicepremier.
“Si tratta di una sperimentazione di cui dobbiamo valutare le certificazioni e testarne l’efficacia e la sostenibilità. Solo all’esito potremmo valutare se col nuovo sistema di esazione, che rimane complementare a quelli già esistenti, potrà essere integrato al regime del servizio autostradale“, ha continuato Salvini.
Si attende, dunque, la fine della “fase Beta” per scoprire se tutto potrà funzionare ed, eventualmente, ricevere l’approvazione del MIT per un utilizzo su altre tratte autostradali.