Toyota fa discutere, la news emersa nelle ultime ore è davvero incredibile. Il colosso dell’automobile finisce sotto accusa.
Si parla spesso dell’Europa e degli Stati Uniti d’America, con entrambi che hanno una cultura e un blasone motoristico con pochi eguali. Ma anche il Giappone, per dirne uno, non è da meno. Direttamente dal Paese del Sol Levante sono fuoriusciti veicoli straordinari e progetti davvero indimenticabili.
Da questa straordinaria Nazione, in effetti, ci aspettiamo sempre tantissimo dal punto di vista automobilistico. E continueremo a farlo anche in futuro, visto e considerato ciò di cui il Giappone delle quattro ruote è stato spesso capace di fare.
Anche se nelle ultime ore pare essere protagonista di una situazione tutt’altro che positiva e idilliaca. Ci riferiamo a una news che riguarda specialmente Toyota e che vede il colosso nipponico sotto accusa. Ma di cosa si tratta nello specifico? Nelle prossime righe cercheremo di comprenderlo al meglio.
In Giappone torna lo spettro delle irregolarità nei test; in particolar modo, in quelli di certificazione delle auto, che potrebbero variare in maniera non conforme dati utili anche sul fronte della sicurezza. Il primo marchio ad essere accusato è stato Toyota, ma non è l’unico coinvolto. Come riportato anche dall’ANSA, figurano anche Mazda, Honda, Suzuki e Yamaha nella “lista nera” del Ministero dei Trasporti giapponese. Lo stesso Ministero ha annunciato che eseguirà delle ispezioni all’interno della sede principale di Toyota.
Ad oggi sono solo sospetti, in ogni caso è corretto eseguire tutte le accortezze del caso. In caso di irregolarità, infatti, si tratterebbe di una situazione gravissima, motivo per cui non va assolutamente sottovalutata. Toyota ha effettuato delle indagini interne e ha appurato che 7 modelli (4 fuori produzione in Giappone) sarebbero stai testati in maniera differente dagli standard. L’azienda sospenderà le spedizioni della Corolla Fielder, Axio e Cross, a fronte di una segnalazione di dati inadeguati legati ai test di protezione dei pedoni e dei passeggeri.
Akio Toyoda, Presidente Toyota, si è scusato con i clienti – in una conferenza stampa – per non aver seguito il corretto processo di certificazione. Tuttavia, ha anche assicurato che i veicoli hanno superato determinati standard stabiliti dalla legge. In ogni caso, è bene specificare che è tutto legato al Giappone. In UE esistono ben altre regolamentazioni, anche se quanto sta accadendo nelle ultime ore non è di certo meno delicato solo per questa ragione. Staremo a vedere come andrà a finire questa storia tutt’altro che banale.
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