La Renault Twingo arriverà in una nuova versione tra poco tempo ed il suo prezzo sarà da record. C’è di mezzo anche la Cina
Si parla da tempo del debutto di una nuova Renault Twingo ad emissioni zero di nuova generazione che ha un obiettivo molto chiaro. Si vuole costruire una vettura compatta che possa essere venduta ad un prezzo contenuto, fattispecie non così scontata nel caso delle auto elettriche. Non a caso, uno dei più grandi mali di questa tecnologia sta proprio negli elevati costi di produzione che vanno, inevitabilmente, a far lievitare il prezzo di vendita.
In questo aspetto, la Cina ha acquisito un enorme vantaggio, visto che costruisce batterie spendendo meno dei marchi europei e americani, potendosi così permettere dei prezzi di listino più bassi.
Un detto recita, “se non puoi battere il nemico, alleati con lui“, ed è proprio ciò che ha scelto di fare la Renault per la Twingo del futuro. Il target è quello di allearsi con un brand del paese del Dragone, in modo da poter ridurre al massimo le spese nell’allestimento del nuovo modello
Renault, si cerca un partner cinese per la Twingo
Per la produzione della nuova Renault Twingo, si parlava da tempo di un accordo tra la casa della Losanga e la Volkswagen, che è sfumato proprio recentemente. Secondo quanto riportato da “Automotive News Europe“, la casa francese sta ora cercando un nuovo partner proveniente dalla Cina, ben conscia del vantaggio tecnologico che questo paese ha acquisito nel settore dell’elettrico
Ricordiamo che il progetto della nuova Twingo è gestito dalla divisione Ampere, che si occupa delle BEV del marchio francese con l’obiettivo di realizzare una vettura che possa essere una low-cost. In particolare, il prezzo della nuova Twingo elettrica potrebbe attestarsi sui 20.000 euro. Un prezzo non distane da quello dell’elettrica più economica sul mercato europeo che è la Dacia Spring, la quale viene a costare solamente 17.990 euro.
Se i piani di Renault dovessero concretizzarsi, la nuova auto low cost potrebbe essere prodotta nel 2026.Tuttavia, visto il mancato accordo con la Volkswagen e la necessità di trovare un nuovo partner, è probabile che il debutto scali, anche se ancora non ci sono ufficialità.
La sfida a tante altre elettriche come la BYD Seagull è comunque lanciata, con l’obiettivo di competere anche in termini di prezzo. Le auto cinesi hanno l’obiettivo di sbancare l’Europa e i brand nostrani devono rispondere in fretta per difendersi. Vedremo se il marchio francese riuscirà nel suo intento.