Alcune auto rischiano di vedere aumentare di molto i loro prezzi. Tra queste ci sono anche alcuni best seller sul mercato
Il mercato dell’auto ha vissuto anni molto complicati in coincidenza con la pandemia e nel periodo immediatamente successivo alla sua conclusione. Alla contrazione della domanda si è unito un aumento generalizzato dei prezzi che ha messo seria difficoltà la potenziale clientela. Dal 2023 la tendenza si è invertita, grazie alle tante promozioni che i vari brand hanno adottato, senza dimenticare gli incentivi.
Sul fronte automotive, se c’è un paese che si è arricchito in questi anni complicati è stato senza dubbio la Cina che, sul fronte delle auto elettriche, è in grado di offrire un’alternativa economica, oltreché di buona qualità.
Le auto cinesi rappresentano una vera e propria minaccia per quelle prodotte dai brand mainstream le quali, in molti casi, non possono eguagliare i prezzi proposti da quelle provenienti dall’Estremo Oriente. Ebbene, questa situazione potrebbe ora ripetersi con meno frequenza, visto un aumento dei prezzi che è dietro l’angolo.
Auto, ecco quelle che vedranno i prezzi aumentare
La notizia era annunciata da tempo ed ora è diventata ufficiale. Dal mese di luglio ci sarà un aumento dei dazi di importazione sulle auto elettriche provenienti dalla Cina, con le tasse che rischiano di spingersi sino al 25% mentre, attualmente, il dato è al 10%. Una tassazione, quindi, che di fatto raddoppierà.
Va detto che, ad essere colpiti da questa nuova imposizione, non saranno soltanto i marchi cinesi ma tutti quelli che producono auto elettriche nel paese del Dragone. Tra di loro c’è la Tesla che produce 2 milioni di vetture all’anno nella Gigafactory di Shanghai. Proprio qui nasce la nuovissima Model 3 Highland. Questa vettura, come altre di Tesla, arriverà in Italia proprio dalla Cina, ed ora c’è il rischio che anche i suoi prezzi di listino vadano a crescere.
Inoltre, l’aumento dei dazi dovrebbe colpire anche il SUV elettrico di casa Volvo, la EX30, senza dimenticare la Dacia Spring che è l’unico modello della casa rumena a nascere in Cina. Brutte notizie anche per la BMW che qui costruisce la sua BEV iX3, senza dimenticarci del gruppo Geely, che oltre a gestire la Volvo, ha tra le mani anche la Smart, con #1 e la #3 a serio rischio.
La situazione, dunque, si è fatta molto seria. Tra due settimane vedremo concretamente quale sarà l’impatto di questa nuova tassazione che rischia di scatenare una guerra commerciale tra Europa e Cina.