Nel 2018 ci lasciava Sergio Marchionne. A distanza di tempo potrebbe realizzarsi un progetto cui aveva pensato
Non svaniscono mai, nemmeno con la toccante dipartita, gli insegnamenti né il contributo di chi si è impegnato nella sua carriera dirigenziale e manageriale a creare un cammino destinato al successo.
Ne è un esempio la figura di Sergio Marchionne, un dirigente che ha avviato e diretto un profondo rinnovamento della FIAT, prima che il marchio automobilistico italiano confluisse, con altri, in Stellantis, la holding di cui è presidente John Elkann.
Al di là degli interventi pratici e delle introduzioni, vi è apparentemente anche un’altra eredità che Sergio Marchionne ha lasciato all’industria dei motori, la quale a distanza di tempo potrebbe divenire realtà. Si tratta di un ambizioso progetto dell’ex dirigente che, da tempo, si vocifera possa essere ripreso sebbene, al momento, si proceda ancora sotto traccia e senza rilasciare informazioni in merito.
Il progetto di Sergio Marchionne può diventare ora realtà: di cosa si tratta
Il progetto voluto da Marchionne era il cosiddetto Polo del Lusso, ovvero una struttura di produzione che faccia coabitare sotto lo stesso tetto la Ferrari e la Maserati. Un’ipotesi che Marchionne, scomparso nel luglio del 2018, aveva già avanzato circa un decennio fa. Il dirigente aveva immaginato una fusione che favorisse la ripresa dello stabilimento di Grugliasco.
Il progetto di Marchionne non vide mai la luce, ma potrebbe essere ripreso adesso a beneficio dei marchi attuali. É cosa nota che Maserati stia vivendo un momento di stasi commerciale, che inizia a preoccupare. Nonostante i molteplici e recenti modelli proposti sul mercato, quali l’affascinante SUV Grecale, Maserati non ingrana con un calo delle immatricolazioni, certificato anche dalla cassa integrazione in atto a Mirafiori dove veniva prodotta la Levante.
Inoltre, lo smantellamento dell’Innovation Lab di Modena pensato per la ricerca e sviluppo rappresenta un duro colpo da ogni punto di vista. Ciò potrebbe far avanzare l’ipotesi di passare sotto l’ala protettrice di Ferrari e camminare insieme verso quel progetto che Marchionne, con grande lungimiranza e capacità manageriale, aveva già auspicato lo scorso decennio.
Marchionne che – lo ricordiamo – è stato anche Presidente della Ferrari dal 2014 fino alla scomparsa, in sostituzione di Luca Cordero di Montezemolo, dirigente con cui il marchio di Maranello ha avviato un processo sostenuto di crescita e sviluppo che dura tuttora, come certificano gli impressionanti dati di vendite delle auto stradali.