Per alcune Citroen i problemi non accennano a dismettere: dopo settimane di annunci urgenti, i clienti tornano ad affrontare preoccupazioni.
È notizia delle ultime settimane che il Gruppo Stellantis ha dovuto annunciare e provvedere al richiamo di alcune delle sue vetture, le quali avevano installato l’airbag sviluppato dall’azienda Takata, che si è scoperto avere dei problemi e non rispondere alle esigenze. La sicurezza del guidatore e dei suoi passeggeri in auto avrebbe potuta essere messa a repentaglio, perciò la necessità di risolvere il problema rivedendo tali vetture.
In particolare, per ciò che riguarda la Citroen, i modelli richiamati sono la C3 e la DS3 (dal 2009 al 2019, n.b.) per un totale di circa 530mila vetture. Ciò lascia intendere la grandezza del problema e anche la pericolosità dello stesso. L’airbag, infatti, è stato confermato poter esplodere durante la marcia, quindi l’azione di richiamo è stata immediata e senza troppi calcoli, ma con oltre mezzo milione di automobili da valutare, è venuta fuori un’altra criticità importante.
Ad approfondirla è stato il canale televisivo francese, “BFMTV”, il quale ha cominciato a indagare a fondo rispetto a come stiano operando i vertici di Stellantis, dopo aver richiesto l’attenzione della clientela, alla quale offrire una soluzione immediata ed efficace. Purtroppo le prime risposte ottenute non sono molto rincuoranti.
In base alle informazioni raccolte dall’emittente, i richiami infatti non starebbero procedendo con la velocità attesa, poiché ad oggi sarebbero state riparate soltanto circa 50mila vetture, vale a dire meno del 10% del totale di quelle interessate. Di certo è un inizio e la quantità stessa delle automobili da riparare comporta un’attesa per il completamento dell’operazione che era facile immaginare. Tuttavia, ciò significa che Stellantis avrà bisogno ancora di alcuni mesi prima di corrispondere il dovuto ai proprietari dei veicoli richiamati.
L’azienda ha appena predisposto 25mila vetture sostitutive, che potrebbero non bastare, anche alla luce del fatto che il consiglio è quello di non usare in alcun modo la vettura per evitare di esporsi al pericolo. Inoltre, pare che il richiamo possa estendersi anche ad altre automobili con l’airbag Takata, tra cui la Citroen C4, sebbene in questo caso sembra che il problema possa essere meno serio e quindi lo “stop alla guida” soltanto consigliato piuttosto che obbligatorio. In totale – si ricorda – le vetture del Gruppo Stellantis coinvolte in generale sarebbero circa 8 milioni, fra cui alcune Opel oltre alle Citroen e DS, ovvero DS4 e DS5.
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