Non tutti lo sanno, ma è possibile ottenere addirittura un’esenzione a vita per il pagamento del bollo auto, ecco a chi spetta.
Le spese che ognuno di noi deve sostenere sono tante, spesso alcune di queste subiscono anche un ritocco verso l’alto di anno in anno rendendo tutto più difficile. Questo non è stato infatti accompagnato da un aumento degli stipendi, per questo non sono pochi gli italiani che arrivano stremati alla fine del mese.
Fare a meno di una macchina con cui spostarsi per alcuni è davvero impossibile, ben sapendo come questa sia necessaria non solo per raggiungere il proprio posto di lavoro, ma anche per le commissioni quotidiane. Averne una comporta però ulteriori conti da pagare da cui non ci si può sottrarre, a partire da assicurazione e bollo auto.
Bollo auto e assicurazione sono entrambi obbligatori per chi ha una vettura, ma presentano una differenza non da poco, che è bene conoscere. Il primo è infatti previsto solo per il fatto di avere un’auto, anche semplicemente se la si tiene in garage per mesi (esattamente come accade per il canone Rai e la TV), la seconda invece rappresenta una tutela fondamentale qualora si fosse coinvolti in un incidente, ma può essere personalizzata qualora si usasse poco il veicolo.
Insomma, almeno apparentemente sarebbe normale pensare di non poter fare a meno di pagare il bollo auto, anche se in realtà non è sempre così. Per far sì che questo possa succedere è indispensabile si verifichino alcune condizioni ben precise, come specificato dall’Agenzia delle Entrate. Il riferimento è a chi ha limiti di cilindrata di 2.000 centimetri cubici per le auto con motore a benzina e 2.800 centimetri cubici per quelle diesel o ibride, e di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico. Questo vale sia quando l’auto è intestata alla persona con disabilità sia quando l’intestatario è un familiare del quale egli è fiscalmente a carico.
Attenzione, però, se la persona disabile è proprietaria di più veicoli è possibile avere l’esenzione solo per uno di essi: al momento della presentazione della documentazione, indicherà la targa dell’auto prescelta. Sono invece esclusi da questo vantaggio gli autoveicoli intestati ad altri soggetti, pubblici o privati (enti locali, cooperative, società di trasporto, taxi polifunzionali, eccetera).
Non si tratta però di qualcosa che scatta in automatico, è altrettanto bene precisarlo. Chi rientra in queste categorie, infatti, deve, solo per il primo anno, presentare all’ufficio competente (o spedire per raccomandata A/R) la documentazione prevista. Una volta ottenuto parere favorevole, si potrà evitare di pagare anche negli anni successivi. Qualora invece la vettura dovesse essere venduta e sostituita con un’altra, è necessario dar comunicazione all’ufficio in cui si è presentata la richiesta.
Non è indispensabile apporre alcun contrassegno a bordo che indichi questo diritto ottenuto, tutto è facilmente verificabile attraverso le opportune banche dati.
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