Auto elettrica, la trappola: tra poco pagherai la ricarica quattro volte di più

Il futuro dell’auto elettrica potrebbe essere segnato da un clamoroso aumento delle ricariche. Lo scenario non è dei più favorevoli

La transizione ecologica con l’avvento e la diffusione delle auto elettriche potrebbe non essere la soluzione definitiva a tutti i mali. Si perché fra poco più di un quinquennio potremmo ritrovarci con un possibile – e costoso – imprevisto da fronteggiare.

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Cambierà tutto per le auto elettriche in futuro – Fuoristrada.it

Era stata definitiva svolta ecologica perché avrebbe dovuto rappresentare un effettivo cambio di tendenza, con tanto di soluzioni vantaggiose per tutti. In realtà non è stato così sinora visto che, almeno nel nostro Paese, la diffusione delle auto full electric non è stata affatto capillare. Siamo in ritardo rispetto a molte delle altre nazioni europee. I principali fattori che limitano la commercializzazione delle EV sono da rintracciare negli elevati prezzi di listino dei modelli in commercio quanto nella difficoltà di colonnine di approvvigionamento che possano permettere una ricarica rapida.

Tra non molto tempo, inoltre, potrebbe arrivare anche un’ulteriore complicazione legata ai costi da elargire per fare il pieno di energia. Il motivo è da ricercare nella tassazione dei carburanti. Si avete capito bene, perché qualora dovessero calare gli introiti frutto delle accise sulla benzina (a causa del maggior numero di EV in circolazione), sarebbe un grosso problema per chi possiede un veicolo full electric.

Auto elettriche, aumento costi ricarica: il motivo

Passare completamente in elettrico ( e ibrido) annullando le auto a benzina e diesel entro il 2035 è qualcosa facile a dirsi ma difficilissimo da attuare. Proprio il gettito fiscale che si andrebbe a perdere sui carburanti può essere un effetto deleterio della transizione ecologica.

Basti pensare che nel 2023, tra accise e Iva sui carburanti, lo Stato italiano ha percepito intorno ai 39 miliardi. Dal 2040, si calcola che, senza carburanti fossili, la perdita potrebbe essere di 9 miliardi netti. Come e dove recuperare questi soldi? Semplice, alzando il prezzo delle ricariche, ovvero dei “nuovi carburanti”.

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Lo scenario non è certo dei migliori per le auto elettriche – Fuoristrada.it

Il Centro studi Unem, (Unione nazionale energie per la mobilità), nel valutare la domanda di energia nel 2030, prevede 5 milioni di tonnellate in meno di carburanti liquidi. Al contrario le auto totalmente elettriche dovrebbero salire a circa 4 milioni di unità.

Il presidente di Unem, Gianni Murano, ha spiegato come: “Se oggi si spendono mediamente tra 5 e 6,5 euro per fare 100 km con un’elettrica, nel 2030 questo prezzo potrebbe quadruplicare”. Come sottolineato da Murano significa arrivare a circa 1,27 euro/kWh come costo di ricarica (rispetto agli 0,35 euro/kWh attuali). Per arrivare alla soglia dei 100 chilometri, calcolando un dispendio energetico medio tra 15 e 19 kWh, si può giungere a un costo variabile tra 19 e 24 euro. Il risparmio attuale, dunque, potrebbe svanire molto presto.

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