Telepass fa sempre parlare molto di sé, ed è così anche stavolta. Occhio a questo dettaglio che può costare caro.
Telepass è ormai un abbonamento rinomatissimo in Italia e non solo. Necessario alla riscossione del pedaggio autostradale, esiste dal 1989, momento nel quale è stato introdotto. Da tempo, però, si è evoluto ed espanso sotto il punto di vista promozionale, dell’offerta e anche della gestione stessa di quello che è davvero un sistema molto utile a tanti e tante automobilisti e automobiliste.
Ragione abbastanza valida per affidarsi a un sistema tutto sommato conveniente. Tuttavia, è bene fare attenzione a ciò che si decide di fare in caso di disdetta dal contratto con Telepass.
Se il cliente non monitora a dovere la situazione che lo riguarda, infatti, potrebbero esserci alcune problematiche dal punto di vista economico. Nelle prossime righe approfondiremo il tutto, specialmente per evitare l’avvenire di situazioni di questo calibro.
A partire dall’1 luglio prossimo, i clienti Telepass subiranno un aumento importante del loro abbonamento: questo passerà da 1,80 a 3,90 euro al mese. Tale rincaro ha dato il via a una serie di disdette ce ha sicuramente scatenato un effetto domino per niente positivo nei confronti di Telepass. Molte persone si sono adoperate per passare alla concorrenza di UnipolMove e MooneyGo. Ma dov’è possibile restituire il proprio dispositivo Telepass? La prima cosa da dire è che si hanno sei mesi di tempo per restituire il dispositivo.
Da contratto la consegna andrebbe effettuata entro 20 giorni dalla disdetta, tuttavia dallo scorso aprile le cose sono cambiate a tal punto che la società ha deciso di portare il termine fino a metà anno. Per quanto riguarda la consegna effettiva, i dispositivi possono essere rilasciati presso i Telepass Store, i centro servizi dei gestori autostradali convenzionati e altri punti vendita o assistenza sparsi in tutta Italia: i punti Eni Station non fanno eccezione. Fate molta attenzione a inviare il dispositivo via posta, visto e considerato che Telepass non si fa carico della mancata o tardiva consegna, ma neanche della perdita, del danneggiamento o dell’utilizzo improprio del dispositivo.
Se accade qualcosa di spiacevole durante la spedizione, in poche parole, la responsabilità è tutta dell’ex cliente. In caso di mancata consegna del congegno entro 6 mesi, può venire addebitata una penale pari a 25,82 euro ad ogni dispositivo non restituito. Insomma, conviene eccome fare le cose bene… Sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda un fattore di responsabilità.
Nella giornata di oggi, vi faremo vedere delle immagini pazzesche, che ritraggono migliaia di moto…
Hyundai è stata costretta a richiamare un numero consistente delle proprie vetture per un pericoloso…
Incredibile disastro per questa Lamborghini, con la mitica vettura italiana che è finita in condizioni…
La Kia ha tolto i veli alla nuova EV9 GT, il SUV ad emissioni zero…
La Ferrari ha sempre dato vita a delle auto iconiche, ma solo in pochi ritenevano…
Dagli USA è tempo di ammirare un nuovo incredibile motore che presenta un'autonomia davvero infinita…