Situazione in continuo divenire per Stellantis in Italia. Nelle ultime ore è arrivato un altro aggiornamento importante
Ci sono mesi di clima rovente e tensioni alle spalle, eppure la situazione non sembra essersi risolta. Contro il gruppo Stellantis c’è ora una seria minaccia che potrebbe manifestarsi su scala nazionale. Già gli incontri sindacali che c’erano stati a Torino lo scorso 12 di aprile erano stati un’avvisaglia in tal senso con le proteste che ora potrebbero sfociare in un epilogo tutt’altro che favorevole per entrambe le parti.
Da parte dei metalmeccanici era stato lanciato un allarme importante, dal momento che lo stabilimento di Mirafiori è stato messo in difficoltà dai continui tagli. Il sito di produzione torinese è uno dei punti di riferimento in Italia per i lavoratori del gruppo Stellantis ed un migliaio di impiegati è stato appena posto sotto regime di cassa integrazione. Adesso può accadere davvero di tutto.
Pensate che si è deciso anche di stoppare la produzione almeno sino ad agosto per quanto concerne la FIAT 500 elettrica che viene prodotta nel sito di produzione di Mirafiori, a seguito della scarsa richiesta sul mercato per questo veicolo. Inoltre, cassa integrazione e contratto di solidarietà sono stati prolungati e questo a ulteriore discapito per i lavoratori del gruppo, sempre più provati da questa situazione di tensione.
Oltre a Mirafiori, c’è molta tensione anche per gli stabilimenti di Melfi, Pomigliano d’Arco e Cassino che potrebbero essere interessati da possibili ricadute occupazionali in senso negativo.
Dopo giorni di attesa, il sindacato UILM ha deciso di prendere una posizione importante, scendendo a difesa dei diritti dei lavoratori, in una fase molto delicata. Secondo il sindacato, sia Stellantis che il Governo hanno ora il dovere di dare un seguito a quanto affermato nel Tavolo Automotive di qualche settimana fa, in modo da fare chiarezza, in un senso o nell’altro, su quello che sarà il futuro degli stabilimenti e quindi dei lavoratori.
Dunque, l’opzione di uno sciopero su scala nazionale non è di certo da escludere del tutto. E’ chiaro che il gruppo Stellantis dovrà agire e pure in fretta. La situazione è di estrema tensione ed i sindacati hanno iniziato ad alzare la voce mentre il Governo lavora anche sul possibile arrivo di nuovi produttori di auto, in risposta alla scelta della stessa Stellantis di delocalizzare una parte della produzione. Non a caso, l’ultima arrivata in casa Alfa Romeo, il Suv Junior, sarà prodotto in Polonia mentre la nuova Panda, in arrivo a luglio, sarà realizzata in Serbia.
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