Anche l’Asia possiede un’auto elegante come la Rolls-Royce. I segreti di un modello poco noto in Europa, ma che in patria è amatissimo.
Quando si dice Rolls Royce si pensa subito ad un’automobile dallo spirito British, elegante e signorile. In pochi possono permettersela e anche rispetto alla clientela del lusso ha un’utenza molto specifica. Spesso infatti chi ama le vetture costose cerca quel quid in più di sportività, ma in questo caso, tale elemento è messo un po’ in secondo piano. Ciò non significa che l’allure sia minore ed infatti diversi costruttori negli anni hanno cercato di imitare i gioielli prodotti dalla compagnia fondata a Manchester nel 1906. 
Chi addirittura è da mezzo secolo che propone un’alternativa che tenta di avvicinarsi all’originale è un noto brand nipponico che mai ci si immaginerebbe impegnato in questo genere di automobili. Invece, al contrario, ha alle spalle una certa esperienza in fatto di berline lussuose e limousine con servizio autista. A questo punto viene da chiedersi come mai si conosca poco questa gamma per l’élite, apprezzata soprattutto da industriali, magnati, uomini idi politica e ambasciatori. La risposta è presto data, la Casa costruttrice utilizza una denominazione diverso per il suo commercio.
La Rolls-Royce asiatica si rinnova, cosa sappiamo finora
Realizzata dalla Toyota e conosciuta come Century, è ora disponibile anche in versione SUV. In commercio in patria dalla fine dello scorso anno, è lungo ben 5,20 metri, alta 1,80 metri e larga 1,99 metri. Dalle forme squadrate che rimandano a quelle dell’inglese Cullinan sfoggia un passo di 2,95 metri.
Esternamente si notano i fari a quattro luci anteriori e posteriori, con un frontale composto da una griglia rettangolare al cui centro si trova il logo. Interessante da evidenziare è come molti dettagli siano stati realizzati a mano negli stabilimenti di Tahara. 
Aprendo le portiere troviamo un abitacolo curatissimo e ben rifinito, dai toni chiari con poltrone posteriori completamente reclinabili e un impianto audio di alto livello. La portiera posteriore di apre fino a 75 gradi per agevolare salita e discesa, mentre sotto il cofano troviamo un propulsore 3.5 V6 ibrido plug-in capace di scaricare sull’asfalto 451 cv. Le ruote sono tutte e quattro motrici e sterzanti e per garantire la massima comodità per chi occupa i sedili dietro è stata inserita la modalità Rear Comfort.
Basata sulla piattaforma TNGA GA-K la vettura è venduta a 25 milioni di yen, che in euro sono 158mila. Se arriverò anche da noi è ancora un mistero.