Dal Giappone una sorpresa inattesa: un SUV dall’anima italiana. Ha avuto un grande successo e ancora oggi si può trovare
Patria degli Sport Utility Vehicle poi venduti ovunque, in Giappone è stato prodotto un veicolo, ealizzato tra l’altro da un marchio molto noto ed apprezzato, che nasconde un’anima ..italiana. E’ giusto precisare che non viene più prodotto ma chi desiderasse ancora godere di questa strana commistione, può sempre trovarlo tra le vetture di seconda mano. 
Compatto e con tutte le caratteristiche che ci si può aspettare da crossover, il veicolo che tra poco vi sveleremo ha ospitato un componente realizzato dalla FIAT nella sua quarta generazione, che ha seguito la versione originale rilasciata tra il 1988 e il 1998.
Era il 2015 quando la Casa torinese ha accettato la partnership con l’obiettivo di aumentare l’affidabilità dell’auto, così come la comodità di abitacolo riducendo il rumore percepito quando si premeva sull’acceleratore. Pur avendo incontrato il favore di molti e avendo venduto bene, in pochissimi erano a conoscenza di tale collaborazione.
L’automobile in questione è la Suzuki Vitara, il SUV assemblato dal marchio nipponico per quanto concerne elettronica, meccanica, cambio, trasmissione e abitacolo, ma spinto da un propulsore della Fiat, nello specifico il Common Rail, già in uso sulla Bravo.
Il SUV dal motore FIAT, alla scoperta del modello
A dispetto di quanto si possa pensare, in realtà la partnership tra le due aziende era consolidata da tempo tanto che, nel 2012, era già stato firmato un accordo di produzione ad hoc di 100mila motori all’anno da montare anche su altre vetture del costruttore nipponico.
Il percorso congiunto è continuato solo fino al 2018, quando dalla Suzuki decisero di cambiare radicalmente i connotati della Vitara, a partire dall’unità motrice con l’addio quindi ai vecchi diesel e benzina da 1,6 litri, a favore dei turbo benzina da 1.0 e 1.4 litri. 
Allora venne rinnovata anche l’estetica del mezzo, con una nuova griglia, fanali diversi rispetto al passato e un cockpit allestito in maniera differente. Il 2021 è stato invece l’anno del debutto dell’ibrido, segno di un un netto distacco da quanto fatto in precedenza. L’1.4 boosterjet d 129 cv unito alla componente elettrica da 48 volt darà il via ad una nuova era, culminata l’anno successivo con l’ingresso del full hybrid e dei suoi 114 cv.
La partnership con la FIAT, passata già in sordina, è dunque definitivamente archiviata. Tuttavia, l’opportunità di trovare questo veicolo c’è ancora. Basta girare sui portali di vendita dell’usato e, verosimilmente, qualche occasione salterà fuori.