FIAT Topolino, scontro tra governo e Stellantis: Il gruppo non ci sta e risponde alle accuse

Il caso delle Fiat Topolino sequestrate ha lasciato strascichi pesanti per Stellantis ora costretta ad agire di conseguenza

Tra Stellantis ed il Governo italiano la tensione è alle stelle, in un’escalation che è iniziata diverso tempo fa, a seguito dei sempre minori investimenti della holding che produce alcune delle auto nostrane all’estero.

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FIAT, gli sviluppi dopo il sequestro delle Topolino (Stellantis) – Fuoristrada.it

Dopo il caso dell’Alfa Romeo Milano che ha cambiato nome Junior essendo prodotta in Polonia, è salito alla ribalta il fattaccio delle 134 FIAT Topolino sequestrate al porto di Livorno, a seguito di un’operazione della Guardia di Finanza.

Per chi non lo sapesse, gli esemplari della minicar di casa FIAT sono stati fermati per la presenza di una banda Tricolore sulla fiancata, dettaglio non autorizzato dal momento che questa vettura viene prodotta in Marocco. Dopo l’episodio, Stellantis ha deciso di rispondere in forma ufficiale a quanto contestato.

FIAT, la risposta di Stellantis sulla Topolino

Il caso delle 134 FIAT Topolino fermate una decina di giorni fa al porto di Livorno ha fatto scalpore. Stellantis, tramite le pagine di “Repubblica“, ha reso noto che la banda Tricolore della discordia è prodotta dal Centro Stile di Torino, facendo anche capire che tutti i materiali sono di provenienza italiana e che la Topolino è una vettura, a tutti gli effetti, italiana.

Inoltre, Stellantis si è difesa asserendo che non ha mai fatto mistero del fatto che quest’auto venga prodotta in Marocco. Il Gruppo ha comunque confermato che la decisione delle autorità verrà rispettata: “Abbiamo deciso, dato quanto accaduto, di procedere con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle autorità. Il design della Topolino è comunque frutto del Centro Stile di Torino, essendo un’auto che ha fatto la storia della FIAT sin dal 1936“.

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FIAT Topolino, la posizione di Stellantis dopo il sequestro (Stellantis) – Fuoristrada.it

Dunque, pur mandando una piccola frecciata, Stellantis è stata costretta a un parziale dietrofront, con la banda Tricolore che non sarà più presente sulla minicar basata sulla Citroen Ami e sulla sua piattaforma.

Che i rapporti tra Stellantis e il Governo italiano siano ancora tesi, lo conferma la battuta di Carlos Tavares in occasione del lancio della nuova Lancia Ypsilon, un nome che a detta del CEO della gruppo “piacerà al governo greco”.  Al contempo, tuttavia, Stellantis ha anche annunciato che la produzione della nuova 500 ibrida avverrà a Mirafiori, una decisione importante considerando l’attuato stato di cassa integrazione in cui sono costretti i dipendenti dello stabilimento di Torino.

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