Da parte di Elon Musk sono arrivate dichiarazioni a dir poco curiose che smuovono il mercato dell’auto. Riguardano un tema davvero importante
Quello che sta vivendo la Tesla non è un momento esaltante, così come la quasi totalità del mercato dell’auto elettrica. Elon Musk ed il suo staff hanno varato un cospicuo piano licenziamenti e anche alcuni manager sarebbero finiti nel mirino nel tentativo di tagliare i costi. La casa statunitense, inoltre, deve ancora fornire alcuni aggiornamenti riguardo ad un modello molto atteso che dovrebbe fare il proprio debutto nel 2025.
Stiamo parlando della Model 2, ovvero la BEV entry-level che dovrebbe costare circa 25 mila euro, della quale non si parla da parecchio tempo. Si tratta dell’auto che potrebbe dar battaglia alle cinesi sul fronte dei prezzi.
Proprio nei confronti della Cina, Elon Musk ha appena rilasciato alcune dichiarazioni sorprendenti, che riguardano le nuove tariffe imposte dagli USA per quanto riguarda i dazi sulle importazioni di auto dalla nazione asiatica. Andiamo a vedere cosa ha dichiarato il CEO e fondatore della Tesla.
Elon Musk, parole forti da parte sua
Negli USA è partita una vera e propria guerra contro le auto elettriche cinesi, le quali anche in Europa sono sotto accusa per quanto concerne alcuni sostegni economici che il governo del paese del Dragone starebbe offrendo ai costruttori.
Ebbene, l’amministrazione di Joe Biden ha quadruplicato i dazi per le auto cinesi importate negli Stati Uniti d’America. Almeno sulla carta, questa dovrebbe essere vista come una notizia positiva da Elon Musk e dalla Tesla. Tuttavia, ancora una volta, lo stesso Musk ha sorpreso tutti.
Nel corso di una conferenza tenutasi Parigi, Elon Musk ha affermato: “Né io né la Tesla abbiamo richiesto queste tariffe, sono rimasto impressionato quando le hanno rese note. Le cose che inibiscono la libertà di scambio ed il mercato non sono per niente positive in base a quello che è il mio pensiero“.
Se vogliamo, con queste dichiarazioni Musk è andato anche contro gli interessi di Tesla ma va ricordato che, di recente, il brand americano ha deciso di investire profondamente in Cina, introducendo nuove vetture sul mercato asiatico. Dunque, è anche probabile che il magnate sudafricano non abbia parlato in questo modo a caso.
Un parere simile a quello dell’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna che, di recente, ha affermato che l’Europa deve spingere per riprendere la Cina non fermarla con strategie di questo tipo.