Distrugge una Pagani da 20 milioni di euro, dopo due anni arriva per lui una grande gioia

Dopo aver distrutto la sua Pagani da 20 milioni, è arrivata una gioia. Sono serviti due anni di attesa per ottenerla.

Supercar e incidenti, un binomio che sempre più spesso è all’ordine del giorno, ma che fortunatamente non sempre finisce nel peggiore dei modi. Lo sa bene il proprietario di una Pagani da 20 milioni di euro, il quale dopo averla distrutta ha dovuto attendere ben 2 anni per vedere la luce al di fuori del tunnel.

Distrugge una Pagani Zonda, ma poi la sorpresa
Pagani distrutta e poi la gioia (Canva.com) – Fuoristrada.it

Soldi che sembravano esser buttati al vento, quelli del valore dell’auto, mentre altri spesi per tentare di riportarla in vita come fosse nuova. Il protagonista di questa storia è Oleg Egorov, ovvero il proprietario di una Pagani Zonda, ma anche della casa di tuning dal nome TopCar Design. L’esperienza nel settore gli ha permesso di poter tentare il tutto e per tutto pur di far risplendere nuovamente il suo gioiellino (e il risultato è stato a dir poco sorprendente).

Oltre alla strepitosa supercar dal marchio italiano, Egorov possiede una collezione ben più ampia, in cui è impossibile non citare i seguenti modelli: Zonda R, Zonda Tricolore, Zonda 760 Roadster e una Pahani Huayra BC. L’auto accidentata è una di quelle complicatissime da poter guidare, a tal punto che anche il pilota di F1 Lewis Hamilton una volta ha confermato quest’asserzione (Auto.everyeye.it).

Pagani Zonda, dall’incidente alla rinascita

Alla guida della supercar durante l’incidente non c’era il suo proprietario, ma bensì un’altra persona. Il modello in questione è un Pagani Zonda HP Barchetta, del quale, però, non si conoscono le dinamiche dell’incidente. Sono venuti alla luce, invece, alcuni dettagli in merito alla lavorazione che è stata apportata da Egorov per poterla far risplendere nuovamente.

Oleg Egorov, la storia della sua Pagani Zonda
La Pagani Zonda di Oleg Egorov (Twitter -@Unc_Solenoid) – Fuoristrada.it

Infatti, è stato necessario ritoccare la carrozzeria in fibra di carbonio, la quale inizialmente era totalmente distrutta. Inoltre, vi sono state apportate anche alcune migliorie come, ad esempio, la sostituzione delle ruote, montate con una finitura argento, e un aggiornamento all’interno del’abitacolo. Ora, Egorov è tornato a sorridere, giacché la sua Pagani Zonda è tornata a solcare le strade con tutta la potenza che conosciamo.

Più precisamente, monta un motore V12 aspirato con capienza massima di 7,3 litri, il quale riesce a erogare 789 cavalli, mentre di coppia 850 Nm. Tramite il cambio manuale sequenziale con sei velocità, è possibile farle fare uno scatto da 0 a 100 km/h all’auto in appena 3,0 secondi. Infine, è capace di poter arrivare a una velocità massima pari a 355 km/h; roba da capogiro.

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