La FIAT Panda è tra le vetture più economiche sul mercato italiano. C’è un modello che spopola in Cina che riprende le linee della vettura piemontese.
Chi non ha mai guidato una Panda nell’arco della sua vita? Si tratta di un masterpiece all’italiana, caratterizzato da un design squadrato che ha fatto scuola. In attesa della quarta gen che verrà svelata a luglio in occasione dei 125 anni della casa torinese, la Panda continua ad essere vendutissima alle nostre latitudini. 
La prima serie della Panda ha fatto impazzire gli italiani, diventando la primissima vettura, di lunghezza inferiore ai 4 metri, ad avere una motorizzazione diesel e la trazione integrale. Venne proposta persino una versione elettrica nel 1990, ma non erano i tempi attuali e venne tolta dal mercato per dei costi altissimi. La seconda serie si aggiudicò il prestigioso riconoscimento di Auto dell’anno 2004. L’ultima serie continua ad essere ricercatissima.
Anno dopo anno i prezzi dei listini sono saliti alle stelle. Gli italiani hanno cominciato a guardarsi intorno alla ricerca di una vettura straniera di alto profilo. Auto romene e cinesi hanno iniziato a far registrare numeri importanti.
La Cina è sempre più vicina e, sfruttando l’hype sull’elettrico, ha cercato di riproporre i gioielli della cultura occidentale. Tra le city car la FIAT Panda è tra le più importanti al mondo. La vettura cinese, clone della Panda, è destinata a far discutere e ora vi spiegheremo i motivi.
Dalla Cina arriva l’alternativa alla Panda
La Geely ha deciso di replicare anche il nome dell’utilitaria della FIAT. La Panda Mini EV è una citycar elettrica che ricorda la FIAT non solo nel nome. La Panda elettrica cinese è lunga appena 308 cm, larga 152 ed alta 160, con un passo di 201 cm. All’atto della presentazione, nella città di Hangzhou, vi sono state diverse foto che hanno incuriosito gli appassionati. Accanto alla vettura c’erano dei peluche a forma di Panda, quasi a sbeffeggiare il prodotto della casa italiana. 
L’autonomia massima dell’auto cinese è di 150 km, grazie alla batteria al litio-ferro-fosfato. L’abitacolo è concepito per 4 persone. C’è un grande tetto panoramica che migliora la luminosità degli interni.
Il display touch screen è super accattivante e funzionale. Il prezzo è super conveniente, essendo venduta in Cina, per ora, alla cifra corrispondente a 5990 euro. La versione full optional arriva a costare 8mila euro, ma l’arrivo nel Vecchio Continente non è programmato.
Nel video caricato sul canale YouTube EVs Report potrete osservare nel dettaglio il modello. L’industria delle quattro ruote è davanti ad un cambiamento epocale. Il costruttore asiatico che riuscirà ad importare EV a basso prezzo come la Geely Panda Mini troverà il modo di sbancare il jackpot in Europa.
La nuova Panda in salsa elettrica potrebbe costare almeno il triplo e i competitor non mancano. La vettura presenterebbe 40 cavalli, esclusivamente, con la batteria al litio ferro fosfato realizzata dalla Guoxuan High-Tech. L’autonomia dell’auto cinese andrebbe più che bene per la città.
Queste nuove vetture che stanno clonando lo stile nostrano non presentano particolari innovazioni in termini tecnici. Sono auto fotocopia di successi globali con un pacco batteria. Purtroppo il mondo dell’auto sta facendo dei passi indietro da quando si è deciso per la dead line del 2035. Tutti i costruttori si sono fiondati nella fabbricazione di auto alla spina, ma la qualità appare sembra più scadente.