Sembra un dettaglio da niente ma i sedili delle automobili potrebbero contenere un prodotto pericoloso per gli occupanti
Recentemente gli automobilisti di tutto il mondo hanno iniziato a guardare alla sicurezza dei loro veicoli anche sotto un altro punto di vista. Non si parla più soltanto del modo in cui si guida in strada, sempre con lo scopo di non fare manovre brusche o pericolose, rispettando sempre il Codice della Strada, ma anche di altri aspetti sempre più prioritari.
Recentemente, in ambito automotive, sono state affrontate tante questioni inerenti la sicurezza automobilistica. Sempre attuali, a riguardo, i richiami che riguardano diverse compagnie produttrici di vetture, ultimo quello delle 600mila Citroen interessate da un difetto negli airbag.
Restando sempre nell’ambito della sicurezza, ora il rischio arriva da un componente che non ci saremmo mai aspettati: sono infatti i sedili delle auto a finire al centro del mirino degli esperti a causa di una scoperta che non può non allarmare tutti.
Per evitare che prendano fuoco in modo fatale durante un eventuale incendio in automobile, spesso i sedili di vetture moderne sono rivestiti di una sostanza chimica. Lo studio condotto dalla American Chemical Society, e riportato su Motor1, tuttavia suppone che questo materiale noto come tris-cloropropil-fosfato potrebbe risultare cancerogeno se inalato dalle persone a bordo di un’auto.
Gli studi sono in corso e diverse analisi condotte su volontari che hanno trascorso del tempo negli abitacoli di automobili con questa sostanza nel rivestimento dei sedili hanno svelato dati di grande importanza: “Il rilevamento di TCIPP nei veicoli è particolarmente preoccupante dato che un rapporto nazionale di tossicologia degli Stati Uniti del 2023 ha trovato prove di attività cancerogena”, si legge nelle ricerche dell’ACS condotte sul territorio della California.
L’analisi prosegue con un invito agli organi di competenza a monitorare attentamente i dati emersi per trovare una soluzione : “L’impatto di questa scoperta è notevole, poiché rivela che i veicoli personali rappresentano un micro ambiente importante da considerare per comprendere l’esposizione umana ai ritardanti di fiamma”, si legge nel rapporto citato da Motor1
Questo significa che dobbiamo iniziare a preoccuparci di come sono rivestiti i sedili delle nostre auto? La ricerca è ancora in una fase embrionale ed è presto per farsi prendere dal panico e trarre conclusioni definitive. Ciò che è emerso fino a questo momento comunque può rappresentare un campanello d’allarme da non trascurare affatto.
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