Una brutta situazione coinvolge il Gruppo Stellantis minacciando la sua attività. Ora, tutto sta nelle mani dei giudici e in cosa sceglieranno di fare.
Anche le grandi aziende possono finire in situazioni poco gradevoli nel settore dei motori. Dal rischio di un fallimento causato da una crisi improvvisa – vedi Pontiac e Daewoo – a problemi legati allo stop della produzione – ne sa qualcosa Volkswagen – passando per brutte storie legate alla reputazione per richiami o azioni esuberanti del proprio CEO – come per Tesla – i rischi di finire al centro di una brutta vicenda sono sempre dietro l’angolo.
Adesso, anche un colosso come il Gruppo Stellantis, produttore di automobili che mette in strada milioni e milioni di vetture ogni anno tra cui numerose Fiat, Alfa Romeo e Lancia si trova nei guai. Alla radice del problema una sentenza di un giudice, emessa negli Stati Uniti che respingerebbe una protesta dei dirigenti della enorme compagnia europea attiva in tutto il mondo.
A quanto sembra il contenzioso riguarda da un lato l’azienda retta da Carlos Tavares che negli USA opera mediante gli ex marchi del Gruppo FCA quali Chrysler, Dodge e Ram e dall’altro un fornitore con cui ci sono stati dei problemi legali. Ciò che il giudice ha stabilito però non va a beneficio del colosso multinazionale che adesso si trova in una situazione davvero pico piacevole.
Stando a quanto riporta Car Scoops la disputa riguarderebbe una controversia tra Stellantis e la compagnia MacLean-Fogg che produce componenti come ingranaggi e pignoni per alcuni modelli prodotti dai marchi americani dell’azienda. In seguito a mancate consegne e ad un accordo che spingeva Stellantis a pagare un milione e 4mila dollari per una fornitura, tale azienda avrebbe protestato specificando che la compagnia internazionale si sarebbe poi rifiutata di pagare.
In breve, tra le due aziende si sarebbe arrivati allo scontro legale che però non ha visto per il momento Stellantis prevalere sul banco del tribunale: il giudice Michael Warren avrebbe rifiutato le accuse della compagnia che include Fiat. Infatti, Stellantis aveva fatto sapere tramite i suoi legali di trovarsi in una situazione di ricatto perché la decisione di MacLean-Fogg di arrivare allo scontro legale potrebbe avere “conseguenze catastrofiche” sui suoi impianti per le mancate consegne di componenti.
Il giudice ha motivato così la sentenza che respinge la richiesta di Stellantis che la compagnia continui a fornire i suoi componenti durante la battaglia legale: “Come un condannato che non riceve la chiave per la propria cella, così Stellantis può uscire dall’impasse pagando la cifra richiesta”. Attenzione però: questo non significa che l’azienda non possa comunque prevalere in tribunale.
La battaglia legale infatti continua serrata. Warren ha anche aggiunto che: “Se Stellantis dimostrerà di aver subito dei danni da questo processo contro MacLean-Fogg, potrà rivalersi sull’azienda per vie legali”. Al momento a quanto pare sono ben tre le battaglie legali aperte contro l’azienda. Chissà come andrà a finire.
Oggi vi parleremo di alcune auto sportive che, per un motivo o per l'altro, sono…
Si mette male per la Ford ed i suoi dipendenti, molti dei quali, per via…
L'acquisto di un'auto mediante finanziamento è una pratica molto nota, ed oggi ti sveleremo come…
Auto che arrivano a 500 km/h non le avremmo immaginate nemmeno nei film di fantascienza.…
Drammatica decisione da parte dei vertici Audi, che hanno scelto di chiudere uno dei siti…
La FIAT Grande Panda non è ancora ordinabile in Italia, ed ora emerge il motivo…