In casa Mercedes, probabilmente, tutto è iniziato ad andare storto da quel clamoroso epilogo di Abu Dhabi 2021. Nemmeno Toto Wolff ha dimenticato quanto accaduto con il pilota Lewis Hamilton.
Lewis Hamilton ha vinto ben sette titoli, un vero record ma avrebbe potuto avere già otto riconoscimenti iridati nella sua bacheca. Questa è una verità assoluta. Ha subito un furto in occasione dell’ultima tappa di Abu Dhabi 2021? Assolutamente no, ma il team principal della Mercedes ha ancora attaccato l’ex direttore di gara Michael Masi, reo di aver preso una decisone contro il numero 44.
Da allora, il nativo di Stevenage è crollato in una crisi senza precedenti e non ha più vinto una singola gara, nonostante un calendario ricchissimo. C’è un dato che sta iniziando, realmente, a far venire i brividi agli uomini della Scuderia Ferrari che lo accoglierà a Maranello dal 2025. Di sicuro, il fatto di guidare una vettura ad effetto suolo dalle scarse performance non lo ha aiutato negli ultimi tre anni, ma, mentalmente, sembra che il campione non si sia più ripreso. Tutte le responsabilità, secondo l’ambiente Mercedes ricedettero su Michael Masi. L’ex direttore di gara avrebbe mai potuto concludere uno dei campionati più avvincenti di sempre con un trenino alle spalle della Safety Car?
Dopo una annata lottata punto a punto, Verstappen ed Hamilton, meritavano un finale degno. Qualsiasi decisione avesse preso Masi avrebbe scatenato infinite polemiche da ambo le parti. Il crash di Latifi, driver della Williams, riaprì la contesa a pochi giri dalla fine del GP di Abu Dhabi e, probabilmente, la scelta migliore sarebbe stata una bandiera rossa e un nuovo start dalla griglia con gomme rosse fresche per tutti. Sarebbe stato un finale, ugualmente, degno ma Masi aveva tutto il diritto di poter scegliere di far sdoppiare solo le vetture che erano tra Hamilton ed Verstappen. Quest’ultimo alla ripartenza bruciò il fenomeno di Stevenage, vincendo il suo primo riconoscimento iridato, grazie ad un pit extra per il montaggio delle soft.
L’olandese da allora ha spiccato il volo, diventando il terzo pilota nella storia per vittorie. Ad Abu Dhabi l’errore principale fu di ritardare troppo le operazioni per far sdoppiare solo le vetture che separassero il 7 volte iridato della Mercedes dal fenomeno della Red Bull Racing. Masi è stato rimosso dal suo incarico, dopo infinite polemiche, ma la F1 non è migliorata a quanto pare.
Dopo la rimozione di Masi dall’incarico di direttore di gara, furono selezionati due esperti con anni in Endurance e Formula E. “Quando ci ripenso, quello che è successo a Lewis e alla squadra quel giorno è molto ingiusto – ha ricordato il boss della Mercedes F1 riportando il tutto su Marca, testata spagnola del settore sportivo – “Quell’individuo non ha seguito le regole e ha lasciato che tutto accadesse. È una persona del tutto insignificante: vive dall’altra parte del mondo e nessuno si interessa a lui. Era davvero un egocentrico patologico“.
Dichiarazioni al vetriolo, al limite della denuncia. La spettacolarizzazione della F1 ha creato tantissimi danni e l’episodio di Abu Dhabi ha rappresentato una pagine triste dell’era moderna del circus targata Liberty Media. “Questo è ciò che rende questo sport così irresistibile. Tutti hanno visto il dramma di un otto volte campione del mondo che viene privato del titolo. Avrei preferito che finisse diversamente, ma è innegabile che la gara abbia lasciato il segno nella storia“, ha tuonato l’austriaco. Non che l’attuale situazione in casa Mercedes sia migliorata molto da quel momento: infatti, il team è solo quarto nella classifica costruttori a quasi trenta punti dalla McLaren al momento in cui scriviamo questo articolo.
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