Oggi vi parleremo di un’auto che ha ottenuto un risultato da paura, e che vuole aprire la strada ad una nuova era. Ecco i dettagli.
Le auto elettriche sono molto discusse al giorno d’oggi, visto che sono state praticamente imposte per legge, ma in pochi desiderano di acquistarle. In Europa si potranno acquistare solo BEV a partire dal 2035, vista la messa al bando della vendita e della produzione di vetture dotate di motore a combustione a partire dal primo di gennaio di quell’anno. Tuttavia, per il momento solamente una minima parte di clientela è interessato a loro, come confermato dai dati ufficiali.
Ad esempio, in Italia la quota di mercato delle auto elettriche si attesta ad un misero 4%, e non accenna a salire in nessuno modo. Solamente i costruttori di un paese ben preciso stanno traendo giovamento dall’elettrificazione della mobilità, e stiamo parlando di quelli cinesi, con una nuova vettura che ha fatto già saltare il banco. Andiamo a vedere quali sono i risultati che ha ottenuto in queste ultime ore.
Le auto cinesi fanno registrare risultati sempre migliori, e sul fronte dell’elettrico è ormai chiaro che hanno acquisito un netto vantaggio rispetto alla concorrenza. La conferma, in tal senso, ci arriva dal debutto da record della Xiaomi SU7, che ha totalizzato ben 88.898 ordini. In una settimana, in un mese, penserete voi, ma la realtà dei fatti è ben diversa e fa sorridere il brand del paese del Dragone.
Tale risultato è stato infatti raggiunto in sole 24 ore, ovvero da quando sono stati aperti gli ordini in forma ufficiale. Si tratta della prima auto del brand famoso per i suoi prodotti legati all’informatica ed agli smartphone, che era stata annunciata qualche mese fa, ma nessuno avrebbe mai potuto prevedere un debutto di questo tipo. Tutti vogliono la Xiaomi SU7, con i marchi occidentali che la devono iniziare seriamente a temere.
Le 100.000 unità sono state poi superate nelle 48 ore successive, con la capacità produttiva di 150.000 modelli che è andata così ad esaurirsi in soli tre giorni. Il prezzo di questo SUV elettrico è di appena 28.000 euro, un costo irrisorio se si pensa a ciò che offre. Pensate che, dalle nostre parti, la BEV meno costosa è attualmente la Dacia Spring, che è una piccola utilitaria poco potente e dotata di una scarsa autonomia, che comunque viene a costare oltre 21.000 euro se si escludono gli incentivi.
Invece, la Xiaomi ha una velocità massima di 210 km/h, con un’autonomia dichiarata di ben 700 km secondo il ciclo cinese CLTC. Stiamo parlando di dati eccezionali, che garantiscono buone prestazioni e, soprattutto, una distanza da poter percorrere tra una carica e l’altra che al livello delle vetture dotate di motore a combustione. Come debutto nel mondo dell’automotive, la Xiaomi non poteva sognare niente di meglio, e per le rivali ci sarà da correre ai ripari in fretta. La sensazione è che la Cina disponga di un vantaggio tecnologico enorme, e chiudere il gap non sarà facile per nessuno.
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