Nell’industria dell’Automotive 2.0 è arrivato un nuovo player che potrebbe diventare subito un protagonista del mercato.
In Italia non abbiamo ancora la reale percezione delle nuove frontiere del mondo delle quattro ruote. Con la decisione di immettere sul mercato solo auto elettriche dal 2035 nel Vecchio Continente sono arrivate tante soluzioni di realtà aziendale cinesi che poco avevano a che fare con l’Automotive. Dopo il boom targato Elon Musk con la Tesla, l’obiettivo di tutti i brand elettrici è quello di creare vetture velocissime al prezzo più basso in assoluto.
In epoca termica, la conciliazione di accelerazioni brucianti e prezzi alla portata di fascia media era praticamente, inconciliabile. Nel nuovo car market alla spina le performance delle vetture si sostanziano, esclusivamente, in una ripresa nei primi metri. Il piacere di guida è stato accantonato per lasciar spazio ad un’accelerazione alla Fast and Furious sul quarto di miglio. Ecco perché i produttori stanno puntando per lo più ad auto tecnologie e con accelerazioni brucianti.
Dopo il successo della berlina premium Tesla Model 3, la concorrenza ha affinato le armi per trovare un successo planetario con modelli ancor più performanti. Con la presentazione della SU7, il colosso della telefonia Xiaomi è intenzionato a lasciare il segno anche nell’industria dell’Automotive. In un mercato che ha ridotto le automobili ad un concetto di smartphone su quattro ruote tutto è possibile. Se Apple ha deciso di fare un passo indietro sulla realizzazione di una EV, in Cina stanno spopolando i brand che, grazie a infinte materie prime ed una politica del lavoro estrema, si sono fatti strada alla velocità della luce.
A sorprendere, non sono solo i numeri delle vetture del colosso della telefonia. Xiaomi può costruire una SU7 ogni 76 secondi grazie a una factory all’avanguardia. Dati che dimostrano la potenza di fuoco del brand cinese rispetto ai principali competitor europei e americani. Lei Jun, fondatore e CEO di Xiaomi, ha spiegato che la Xiaomi Super Factory di Pechino può costruire 40 auto ogni ora.
Ogni 76 secondi viene creato un nuovo modello. Il problema sta, come ai tempi confessò Marchionne, nel costo di una produzione di questo tipo. Ogni SU7 realizzata il brand perde 8.700 euro, ma considerati i fatturati miliardari, la preoccupazione non sussiste. La posizione di Xiaomi è quella di creare una macchina produttiva impeccabile, grazie all’ausilio di 700 robot che si occupano dell’installazione, dell’ispezione e del trasporto.
In totale 381 robot sono a disposizione di soli 20 operai in carne e ossa nell’area in cui si assembla la carrozzeria, con 8 robot per ogni stazione di lavoro, 4 su ogni lato della vettura. Sul canale DiscoverChinaAuto potrete osservare, nel dettaglio, il processo di lavorazione di braccia meccaniche pronte a stringere bulloni e regolare il parabrezza o il tetto panoramico a tempi record. Sembra un film di fantascienza, ma di questo passo l’uomo sarà sempre meno preferito a rapidi ed impeccabili robot.
Secondo Xiaomi hanno dimezzati i tempi rispetto alla media dell’industria automotive. La SU7 ha lasciato tutti a bocca aperta all’atto della presentazione. Il colosso conta di vendere 100mila SU7 nel primo anno di commercializzazione, mentre nei successivi 3 anni prevede un boost di 900mila unità. Le premesse sono già impressionanti.
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