Di auto strane in Formula Uno se ne sono viste diverse. Alcune sono entrate nella storia per soluzioni tecniche geniali. Ecco quale modello storico è finito all’asta.
La categoria regina del Motorsport ha proposto, in passato, vetture spaziali. I regolamenti attuali hanno standardizzato tutte le vetture, limitando la fantasia dei progettisti. Gli anni ’70 sono stati il massimo per gli ingegneri perché c’era una libertà totale. Non si aveva paura di osare e con gli sponsor tabaccai e la saggia gestione targata Bernie Ecclestone si videro in pista monoposto straordinarie.
Tra le vetture più segnalanti della sua generazione ricordiamo la Tyrrell P34 “Six-Wheeler” del 1977, una delle auto di Formula 1 più famose di sempre per la presenza di 6 ruote. La vettura fece il suo esordio nel 1975, lasciando i fan a bocca aperta. Con quattro ruote anteriori e due posteriori non avrebbe mai potuto debuttare nella F1 attuale. Ai tempi il regolamento non limitava il numero di ruote di una monoposto. Di conseguenza i tecnici della squadra inglese decisero di aumentare l’aderenza nei tratti misti e, allo stesso tempo, ridurre la resistenza per avere un vantaggio sulla concorrenza.
Derek Gardner, capo progettista della Tyrrell, ebbe l’idea di aggiungere due set di ruote più piccole da 10 pollici nella zona anteriore. In quel modo venne ridotta l’area frontale, migliorando la frenata e l’aderenza all’anteriore. Il concetto di base era semplice ma geniale: con un contatto più ampio delle mescole vi sarebbe stata la possibilità per il driver di avere un maggiore controllo di strada. All’Heathrow Hotel, nel settembre del 1975, fu nascosta sotto un telo e furono aggiunti un paio di cerchi al posto delle normali ruote anteriori per nascondere la disposizione a quattro ruote.
Una volta che furono tolte le coperture e i giornalisti videro la presenza di 6 ruote il boss Ken Tyrrell se la rise di gusto. La soluzione aveva scioccato tutti. Molti all’inizio pensarono addirittura ad uno scherzo ben orchestrato ma quando la P34 scese in pista tutti compresero il valore della novità tecnica. La Tyrrell P34 si aggiudicò il Gran Premio di Svezia del 1976 e conquistò altri 14 podi.
Una Tyrrell P34 all’asta
Realizzata con un telaio monoscocca originale inutilizzato negli anni 2000 la Tyrrell P34 è una vettura completa, pronta per scendere in pista, dopo il successo al Monterey Historics. In vendita, direttamente, dalla collezione di Jody Scheckter con un prezzo indicativo a partire da $ 490.000 USD, ovvero 451mila euro circa, rappresenta un vero cimelio per gli appassionati storici di F1. Novità regolamentare in F1, ora cambia tutto?
Colin Chapman una volta affermò che “le regole sono per l’obbedienza degli sciocchi e le interpretazioni degli uomini intelligenti”. Il capo progettista della Tyrrell, a metà degli anni ’70, decise di andare in una direzione contraria rispetto a tutti gli altri. Si prese dei rischi ma alla fine ebbe ragione. I regolamenti controllavano rigorosamente le dimensioni dell’ala anteriore, risultando leggermente più piccola delle ruote anteriori. Nel video in basso del canale YouTube Ben Collins Drives osserverete da tutte le angolazioni le linee della Tyrrell.
Ancora oggi il sound fa salire un brivido lungo la schiena. Si tratta di una bestia su 6 ruote dal design rivoluzionario. Il telaio originale, n. 008, dispone di un motore Cosworth DFV V8 e una trasmissione Hewland. All’asta a Monaco farà faville. Si tratta di un investimento sicuro perché tra qualche anno varrà una cifra ancor più alta.