Cina, il boom delle auto elettriche è già finito: l’Europa non le vuole, ecco che fine fanno

Nonostante le ottime premesse sembra che molte automobili elettriche dalla Cina non abbiano avuto una grande accoglienza in occidente. Ecco la fine che hanno fatto. 

Quello della produzione di automobili elettriche è un ambito in cui la Cina si appresta a diventare leader mondiale. Grazie ad un sapiente sistema di incentivi governativi, ampia manodopera e abbondanza di materie prime da sfruttare, il settore dell’auto sta passando rapidamente nelle mani di un paese con marchi, praticamente sconosciuti fino a poco fa.

Auto elettriche Cina invendute che fine fanno
Un’immagine preoccupante, quella delle Auto invendute parcheggiate nei porti (Ansa) – Fuoristrada.it

Nel 2023, per ammissione della stessa Japan Automobile Manufacturers Association, il Giappone, storico esportatore di automobili grazie a marchi come Honda e Toyota, è stato superato in esportazioni dalla Cina che ha venduto ben 4,91 milioni di vetture nel mondo contro le “appena” 4,42 milioni prodotte ed esportate per il globo dal Sol Levante.

Una quantità di vetture che, tuttavia, non avrebbero trovato un proprietario. Almeno non tutte. Come riporta un analisi di Automotive News, infatti, in occidente si sta rischiando lo sviluppo di un fenomeno già molto – e tristemente – noto in Cina dove le automobili elettriche invendute rimangono ad accumularsi l’una sull’altra in enormi cimiteri a cielo aperto. Ma scopriamo di più a riguardo.

Cina, che fine fanno molte Auto Elettriche

Stando a quanto riporta il periodico dedicato al mondo dei motori, moltissime automobili cinesi elettriche rimangono ad accumularsi nei principali porti europei, invendute: “Diversi produttori hanno affittato aree nei porti per parcheggiare le vetture che non hanno clienti. La logistica delle compagnie sta anche lavorando per affittare nuove zone di parcheggio per queste vetture”, si legge nell’analisi di quanto sta accadendo.

Non è un problema soltanto cinese questo, sia ben chiaro. Ad aprile, Tesla ha presentato nuove offerte sulla Model Y per smaltire una scorta inventariata di migliaia di esemplari prodotto in surplus rispetto alla richiesta dei clienti. Ma la corsa alla produzione cinese, visti i dati di esportazione, è forse il fenomeno più grave di questo tipo: “La situazione al momento affligge tutti i porti europei in cui arrivano grandi numeri di vetture” afferma in merito una portavoce degli stabilimenti portuali in Belgio a Anversa e Zeebrugge.

Auto elettriche invendute che fine fanno
Un enorme parcheggio di Auto abbandonate (Ansa) – Fuoristrada.it

Lo stesso portale spiega come la vendita di automobili elettriche in Europa, specie quelle che arrivano dalla Cina da marchi che spesso non hanno una reputazione così solida in un paese occidentale, sia alquanto incerta. Nei porti tedeschi, ad esempio, sarebbero al momento parcheggiate diverse auto cinesi invendute che i brand speravano di commercializzare grazie ad incentivi poi ritirati dal Governo. Il rischio è che si arrivi a una situazione davvero estrema che si sta verificando proprio in Cina.

Nel Paese asiatico sono notoriamente presenti enormi cimiteri con automobili elettriche abbandonate che non hanno praticamente percorso un singolo chilometro su una strada pubblica. Come potrete vedere nel video sotto, la stampa cinese è al corrente della situazione che, a questo punto, speriamo non si verifichi anche dalle nostre parti.

Vedremo se la gran parte delle automobili giunte nei porti e rimaste “parcheggiate” riuscirà a trovare un acquirente in un mercato che stenta a decollare.  Si tratta comunque di una situazione paradossale che mostra una verità indiscutibile del capitalismo moderno: non sempre produrre di più significa vendere tanto.

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