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Alfa Romeo costretta al cambio: quella nuova già “non esiste più”

Incredibile cambiamento in casa Alfa Romeo. Riguarda il SUV appena presentato costretto subito a cambiare una delle sue caratteristiche fondamentali

Una delle aziende che più di tutte ha saputo tenere alto il nome dell’Italia in giro per il mondo, in ambito automobilistico, è indubbiamente quello dell‘Alfa Romeo. Sono moltissime le vetture di prestigio prodotte dalla Casa di Arese. L’ultima, in ordine di tempo, è stato il Suv Milano.

Alfa Romeo costretta a una decisione immediata – Fuoristrada.it

Si tratta di un modello dalle dimensioni contenute che punta a farsi apprezzare soprattutto per la propria versatilità. La lunghezza è di 417 cm, la larghezza di 178 cm e l’altezza di 153 cm, il che la rende omologata per cinque persone.

Davvero di rilievo le dotazioni tecnologiche interne racchiuse in un favoloso display da ben 10,25 pollici. Il modello è acquistabile sia in versione Full Hybrid che in quella elettrica.  Nel primo caso infatti siamo di fronte a un’auto che monta un 3 cilindri da 1200 di cilindrata che, abbinato alla componente elettrica, tocca i 136 cavalli. Non male nemmeno lo spunto, considerando infatti come la sua velocità massima arrivi a 206 km/h. I consumi sono davvero molto risicati, considerando come non superino i 5,2 litri ogni 100 km.

Oltre a questa vettura, dal costo di 31.900 Euro, vi è anche l’interessante versione elettrica. Questa garantisce un’autonomia di 408 km, con una velocità massima di 150 km/h, grazie ai suoi 156 cavalli. Ilc

Polemiche tra Alfa Romeo e Governo: la Milano diventa “Junior”

Negli ultimi mesi non vi è stato un clima prettamente sereno tra il Gruppo Stellantis e il Governo italiano, motivo per il quale si è giunti ancora una volta allo scontro. Il Ministro della Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha criticato apertamente la denominazione scelta da Alfa Romeo per il nuovo veicolo.

Infatti, nel momento in cui si costruisce un’auto che si chiama “Milano”, si pensa che la sua produzione sia avvenuta nelle zone del capoluogo lombardo o comunque in Italia. Questa vettura invece viene prodotta in Polonia, causando così confusione e soprattutto non dando modo al cliente di avere ben chiara un dettaglio fondamentale del Suv.

Il Ministro Adolfo Urso ha criticato la scelta del nome della nuova Alfa Romeo (Ansa) – Fuoristrada.it

Per questo motivo il Gruppo Stellantis è stato costretto a cambiare il nome. Una decisione ufficializzata tramite un comunicato. Quest’ultimo è iniziato in modo ironico visto che si domanda fin da subito “Alfa Romeo Milano non va bene?”. Ecco allora che la casa meneghina risponde subito per le rime a questa domanda e lo fa cambiando il nome di un’auto che era nata da pochi giorni.

Dimentichiamoci così la Milano che nasce e va subito in pensione e diamo il benvenuto alla Junior. Sarà questo il nome di questo modello che sta già facendo molto discutere, con Stellantis che non vuole fare ulteriore polemica. Nel comunicato si legge infatti come si sia deciso di cambiare subito la denominazione in modo tale da poter creare un clima di serenità. Cambia il nome ma non la sostanza. Tra poco arriverà il momento di testare la Junior su strada. In fondo è quello che conta.

Francesco Domenighini

Sono Francesco Domenighini, sono nato a Brescia il 29/03/1995, e ho iniziato a scrivere con la pagina di calcio internazionale Footbola.it. Dal 2021 scrivo libri a tematica sportiva, in particolare di motori come "Le leggende della Formula 1" e "Ferrari: Storia di una passione rampante". A luglio uscirà il mio decimo libro "Mercedes: leggenda di una stella". Lavoro per Web 365 da gennaio 2022 e dal 2024 conduco la trasmissione "Zona 300", dedicata al mondo del motorsport, su Well Tv, canale 810 di Sky.

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