Il nuovo modello di Roadster voluto da Elon Musk è impossibile da realizzare: questa volta, Tesla dovrà alzare bandiera bianca prima dell’uscita sul mercato
La casa americana Tesla continua a stupire e a proporre idee che, di fatto però, sono difficilissime da realizzare realmente. Il magnate di origine sudafricana stavolta ha deciso di puntare dritto alla realizzazione di un nuovo gioiello, previsto al massimo entro il 2025. Esistono però già dei problemi che potrebbero ostacolarne la realizzazione e mandare in frantumi il sogno di Tesla.
Sappiamo tutti che quando Elon Musk si mette in testa un obiettivo, poi in un modo o nell’altro riesce sempre a raggiungerlo. A volte le tempistiche possono differire da quelle annunciate dall’imprenditore americano in un primo momento, ma di solito se la strada è tracciata si arriva fino in fondo. Adesso, a quanto pare il suo nuovo cruccio è rimettere mano sul progetto della Roadster, la prima vera Tesla prodotta nel 2008 che cambierà radicalmente. Una hypercar destinata a far parlare di sé, con la seconda generazione che potrebbe essere pronta per il 2025.
Di questo sviluppo si era parlato già nel 2020 ma diverse problematiche ne hanno impedito l’evoluzione. Adesso, è arrivato l’annuncio direttamente da Musk su X e qualcosa si sta muovendo. Si mira a realizzare una vettura che non si era mai vista prima, in grado di stracciare ogni tipo di record. Un’accelerazione che dovrebbe permettere di raggiungere i 100 km/h in meno di un secondo. Nemmeno una monoposto di Formula 1 al momento è in grado di garantire una prestazione del genere e questo potrebbe innescare però un problema di difficile soluzione.
Visto che parliamo sempre di auto destinate ad un uso su strada e non su pista, bisogna tener presente delle limitazioni che non possono essere aggirate: marchi che producono abitualmente supercar con prestazioni molto vicine a quelle desiderate da Musk per la sua sportiva sanno bene che le loro auto non saranno legali su strada: è il caso di progetti come quelli portati avanti da Zenvo con la TSR o dal Gruppo Volkswagen con la Bugatti Bolide che infatti nascono per l’uso esclusivo su pista. Non certo il futuro che Musk si aspetterebbe per la sua nuova vettura.
Allo stesso modo, la stampa americana – nello specifico Autoevlution con un articolo – ha già aperto un dibattito sulla legalità o meno di un mezzo con prestazioni del genere, soprattutto con il tipo di pneumatici che servirebbero per farla funzionare. Mantenere una presa sufficiente sull’asfalto è fondamentale per strappare il pass dalle autorità per l’uso su strada. Inoltre va anche considerato l’effetto che un’accelerazione del genere, praticamente da jet, può avere sull’automobilista alla guida. Una forza di 2.7 G che di solito solo i piloti di Formula 1 possono sostenere dopo speciali allenamenti.
Tutte queste problematiche potrebbero portare Musk e i suoi ingegneri a rivedere e non di poco le caratteristiche tecniche della Roadster 2.0, magari ridimensionando almeno in parte i record idealizzati e aumentando la sicurezza stradale. La tempistica del 2025 rischia di slittare ulteriormente, almeno fino a quando non si capirà quale strada definitiva intraprendere per rendere una supercar del genere “fattibile“.
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