La Red Bull di Max Verstappen si è dovuta fermare a Melbourne, a causa di un problema ai freni. Ora è la Brembo a spiegare cosa è accaduto.
Il Gran Premio d’Australia che si è disputato domenica scorsa ha messo in mostra uno scenario, per certi versi, storico. Max Verstappen si è ritirato per la prima volta dopo 43 gare portate a termine a punti, a quasi due anni dall’ultimo ko. Melbourne si conferma una sorta di tabù per la Red Bull, visto che proprio qui, il 10 di aprile del 2022, il tre volte campione del mondo era stato costretto ad alzare bandiera bianca per l’ultima volta.
All’epoca, fu un guasto della power unit Honda a spegnere le speranze del figlio di Jos, che era all’inseguimento della Ferrari di Charles Leclerc, poi netto vincitore. Domenica scorsa, invece, a fermare la corsa dell’olandese è stato un problema ai freni, culminato con un’esplosione dei cestelli e conseguente incendio, prontamente domato dagli addetti ai lavori.
La Red Bull non ha chiarito precisamente le cause del guasto, con alcune fonti che parlano di un problema idraulico che ha causato il surriscaldamento. Da quest’anno, il team di Milton Keynes è passato all’impianto della Brembo, azienda italiana che rifornisce quasi tutte le squadre. Sul ritiro della vettura di Verstappen si è espressa in queste ore proprio la casa bergamasca, che pare non avere alcuna responsabilità su quanto accaduto.
La Red Bull di Max Verstappen si è fermata per un problema ai freni al Gran Premio d’Australia, con il surriscaldamento che è stato evidente, in base ai dati, sin da dopo la partenza. Dopo poche ore dal fattaccio, la Brembo ha dato la sua spiegazione, affermando che il tutto è legato ad un set-up aggressivo del team di Christian Horner, con l’azienda di Curno che declina qualsiasi colpa.
Ecco la difesa della Brembo pubblicata sulle colonne di “PlanetF1” e “GPBlog“: “Non c’è nessuna responsabilità diretta da parte nostra sul ritiro di Verstappen. Dopo un’indagine che abbiamo condotto presso Ferrari e Red Bull, abbiamo verificato che i problemi riscontrati da Charles Leclerc e da Max non sono legati ad anomalie dei componenti Brembo o ad un qualche malfunzionamento dei materiali“, narra il comunicato ufficiale dell’azienda di componenti frenanti.
Il riferimento fatto a Charles Leclerc non è legato ad un problema che si è verificato a Melbourne, ma a quanto avvenne in Bahrain, dove il monegasco si lamentò per tutta la gara, ritrovandosi a combattere con una Ferrari molto difficile da guidare. La Brembo non è intervenuta in quel caso, segno che il difetto dipendeva da qualche errore fatto dal team di Maranello.
La stessa cosa potrebbe essere accaduta anche sulla RB20 del campione del mondo, ma va detto che a Sakhir, Leclerc è riuscito a giungere quinto, mentre a Melbourne Super Max ha incassato un pesante zero in classifica. Non ci sono dubbi sul fatto che già da Suzuka il problema verrà risolto, ma è chiaro che, quanto si è verificato, è un primo piccolo campanello d’allarme in una squadra sin qui perfetta.
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