La casa americana ha fatto trapelare di avere riscontrato un difetto su una vettura della gamma che è necessario risolvere. Purtroppo, non sarà facile.
Il mondo dell’Automotive non è esente da problemi costruttivi dei prodotti che vi vengono realizzati e messi in commercio. Difficilmente però questi vengono riscontrati immediatamente e infatti, serve del tempo per capire che qualcosa possa essere andato storto negli assemblaggi o a livello elettronico. Quando questi problemi hanno luogo, la casa o le case produttrici implicate fanno di tutti per risolvere la situazione in tempi brevi, anche per rispetto ai clienti che hanno creduto in quel determinato modello scegliendolo come auto con cui passare diversi anni della loro vita.
Quindi quando arriva l’allerta non resta che rimboccarsi le maniche e fare il massimo per risolvere quanto accaduto facendo tornare le auto colpite dalla problematica su strada nel minor tempo possibile. Si tratta di un procedimento che può richiedere del tempo, dato che la causa non viene trovata subito dai meccanici anche se la casa ha segnalato con tempestività di che tipo di guasto si trattasse. Una volta risolta la problematica, è la casa stessa a pagare il danno in quanto non causato dal proprietario, di conseguenza, il cliente non deve sborsare un Euro.
Quello che sta succedendo in casa Chevrolet tuttavia è decisamente preoccupante: una dinamica subentra all’intervento, rendendolo molto più complesso del previsto.
Costretti a cambiare tutto
La casa americana Chevrolet che ha riscontrato quattro modelli venduti anche nel nostro paese – sono stati dotati dalla fabbrica di un airbag difettoso – sta affrontando un problema gravissimo. Questo guasto è piuttosto insidioso in quanto causato dagli airbag Takata che se attivati in caso di incidente, potrebbero “sparare” pezzi di metallo per l’abitacolo, causando più rischi che soluzioni e protezione.
La sostituzione poi rimane difficoltosa. Un’operazione che sarebbe fattibile se solo ci fosse collaborazione tra il marchio automobilistico e le officine autorizzate ma, nel caso di Chevrolet, questo è più difficile perché la casa del gruppo GM ha lasciato l’Italia e tutte le problematiche sono passate ad Opel – ex brand di General Motors come la casa americana – che si occupa di risolverle tramite Stellantis e le sue officine specializzate.
Il difetto interesserebbe i modelli Cruze, Orlando, Trax e Aveo. Il problema è che l’assistenza clienti del marchio – secondo i clienti stessi in cerca di risposte – risulterebbe irreperibile ed i meccanici autorizzati erano all’oscuro del richiamo, non avendo i ricambi per procedere alla sostituzione. Ora, proprio tali ricambi sembrano poter essere disponibili a partire da maggio 2024, quindi il problema potrebbe essere vicino alla risoluzione.
Se si ha questo problema per non rischiare la soluzione migliore è utilizzare un’altra macchina in attesa del richiamo da parte dell’officina autorizzata anche se non è per alcuni una soluzione facilmente realizzabile.