La casa modenese ha avviato un nuovo corso che porterà facoltosi acquirenti dei futuri modelli Ferrari a viaggiare su un motore innovativo.
Da sempre la Ferrari è sinonimo di lusso, affidabilità e prestazioni da brividi. Sin dagli albori Enzo Ferrari ha saputo imperniare le proprie vetture di valori unici. L’esclusività è sempre stato uno dei capisaldi della vision industriale. L’auto rossa sarebbe diventata un sogno, grazie alle vittorie in pista dei cavalieri del rischio.
Il fascino della Ferrari è connesso alle vittorie in F1 di straordinari interpreti come Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Mike Hawthorn, John Surtees, Niki Lauda, Jody Scheckter, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, tutti iridati con la Rossa.
Vincere a bordo di una vettura del Cavallino, automaticamente, ti eleva a leggenda. Guidare una Ferrari crea lo stesso effetto in strada. Chi possiede una Ferrari è un uomo arrivato. Emblema di potere e prestigio, le Rosse possono raggiungere prestazioni da brividi.
I collezionisti più facoltosi al mondo sono disposti ad investire cifre milionarie per avere una nuova Ferrari nel proprio garage. I tecnici della casa modenese si sono portati avanti e hanno brevettato un motore a idrogeno sovralimentato a sei cilindri in linea. In attesa di osservare la prima supercar 100% elettrica del Cavallino, nel 2025, i colleghi di AutoGuide hanno scoperto che a Maranello si sta già investendo sull’idrogeno, vero obiettivo ecologico dell’industria dell’Automotive 2.0.
Ferrari, innovazione clamorosa
Il brand italiano, noto per i V12 aspirati, ha già un programma per il futuro. Il motore V6 ad idrogeno risulterebbe molto complicato. Il 6 cilindri, alimentato da una serie di dispostivi ausiliari, si troverebbe al centro della vettura con un paio di serbatoi di idrogeno su entrambi i lati. E’ presente il compressore volumetrico, accoppiato a due intercooler. Non mancano i turbo che non alimenterebbero il motore, come nelle tradizionali motorizzazioni termiche.
I due turbocompressori, presenti anche con un motore elettrico sulle turbine, alimentano un generatore elettrico. Secondo le analisi tecniche degli esperti potrebbe trattarsi di una specie di sistema ibrido a 48 volt. Naturalmente la Ferrari ha apposto il suo marchio di fabbrica. La trasmissione è disposta dietro il motore e tra le ruote posteriori.
Il motore a combustione interna è orientato verticalmente con l’albero motore posto più in alto rispetto ai cilindri. I brevetti metterebbero in luce una soluzione con due bancate di cilindri che si scontra con quanto palesato da tutti gli altri diagrammi con motori a sei cilindri in linea. Si tratterebbe di una soluzione capovolta e super innovativa. Intanto è arrivata la rivale che fa tremare Ferrari: sarà la prima nel suo genere.
La soluzione non dovrebbe essere testata sul breve periodo. Il 2035 incombe e mette in primo piano la commercializzazione di vetture alla spina. I brevetti rappresentano un piccolo passo verso il futuro. Il brevetto per un motore sovralimentato, o turbocompresso, o un sei cilindri in linea di questo tipo potrebbe risultare importante in chiave futura. Per ora i collezionisti del brand modenese sembrano concentrati sugli attuali bolidi ibridi e sul SUV Purosangue. L’eredità che lasceranno gli attuali modelli è ancora sconosciuta. Potrebbero volerci decenni per vedere un parco auto, completamente, full electric alle nostre latitudini.