Cresce la concorrenza tra i bestioni elettrici con un nuovo modello destinato a far parlare di sé. Ecco chi sarà l’anti Porsche e Tesla.
Nel settore delle auto elettriche di lusso Porsche e Tesla si sono ritagliati uno spazio importante. La casa californiana è partita proprio con l’inserimento di un propulsore elettrico sotto il cofano di una Lotus sino alla creazione di un impero di EV. La Porsche, invece, facente parte del Gruppo Volkswagen, è stata tra i primi marchi di lusso a spingere sull’acceleratore a zero emissioni.
I competitor, soprattutto dalla Cina, stanno sbucando come funghi. Inoltre anche i top brand storici come Ferrari hanno deciso di lanciarsi nell’industria delle vetture elettriche. Il DNA rischia di essere compromesso, ma il mondo sta andando nella direzione dell’elettrificazione. Più che una scelta rappresenta un obbligo. La moda, inoltre, dei SUV di lusso ha spinto verso una transizione scontata. Già diversi top brand hanno scelto di promuovere la propria interpretazione di vettura a ruote alta elettrica.
In questo scenario rivoluzionario si inserisce anche l’iconico marchio Lotus. I puristi già storceranno il naso, ripensando al less is more di Chapman. In questo caso si è pensato più al more che al less. La Lotus, da anni, è sotto il comando della holding cinese Geely Holding Group. Si tratta di una delle potenze più forti del Dragone Rosso. Per rispondere a nuove esigenze di mercato si è distaccata da quei dettami storici che avevano caratterizzato il brand per un secolo.
Lotus è uno dei marchi inglesi più iconici della storia delle quattro ruote britanniche. Un tempo era improntato sulla sportività nuda e cruda e soprattutto termica, mentre oggi ha un listino piuttosto variegato. La Emira, erede della Evora, e la supercar a zero emissioni Evija hanno lasciato a bocca aperta gli appassionati. Dopo il SUV elettrico Eletre è arrivato un altro bestione a zero emissioni con 4 porte e una potenza di 918 cavalli. Vi sono anche cattive notizie per i possessori di EV.
Si chiama Emeya e sembra pronta ad affrontare qualsiasi superfice. Si tratta di una Hyper-GT dalle dimensioni generose e dalle prestazioni da brividi. La nuova Lotus copre lo 0 a 100 km/h in meno di 2,8 secondi. Gode di una ripresa da 80 a 120 km/h inferiore ai 2 secondi. L’autonomia non è lontana da quella della sorella Eletre, ovvero 490 km per la versione R da 918 CV che poi diventano più di 600 nel caso dell’alternativa S da 612 CV, grazie a una batteria da 102 kWh di capacità.
E’ possibile, attraverso la ricarica rapida, recuperare sino a 150 km di autonomia in soli 5 minuti. La Hyper-GT non ha nulla a che vedere con le sportivissime Lotus a due posti. Lo stile è molto più vicino a quello di una Aston Martin DBX con contaminazioni taglienti della Lamborghini Urus. Presente un ampio diffusore nella zona posteriore, uno splitter ed altri elementi per garantire una downforce da vera supercar. Del resto i numeri non solo lontani da quelli di una vettura da pista.
Lo spoiler a doppio strato presenta una larghezza di 280 mm, 100 mm in più di quello che equipaggia l’Eletre. La grande griglia anteriore è concepita per dare respiro al pacco batterie e all’impianto frenante. L’abitacolo è hi-tech con un super infotainment, associato ad un display head-up e da due ulteriori schermi. E’ un concentrato di tecnologia estremo in linea con i principali competitor sul mercato.
L’abitacolo è meno minimal di una Tesla, presentando anche speciali tessuti. In abbinamento vi è tanto alluminio PVD, Alcantara e pelle nappa. L’impianto audio è stato sviluppato dallo specialista KEF ed è abbinato all’audio surround 3D Dolby Atmos. Ha affrontato una serie di test a Nürburgring e a Nardò, anche a -40 gradi. La commercializzazione della Lotus Emeya è prevista per il 2024 con un prezzo alla portata di pochi che dovrebbe partire da poco più di 100mila euro.
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