Prezzo Benzina, sta succedendo un disastro: ce ne accorgeremo tutti nei prossimi giorni

Il costo del carburante sta raggiungendo dei limiti inimmaginabili in alcune zone: ora fare un pieno è davvero un salasso. Nei prossimi giorni diventerà chiaro a tutti

I rincari sulla benzina sono all’ordine del giorno e stanno interessando tutte le Regioni italiane. Il prezzo medio nazionale è schizzato verso l’alto nell’ultimo mese – come riporta Il Messaggero – e il peggio deve ancora arrivare. Siamo sopra i limiti di due anni fa, in alcune Regioni dove i costi sembrano tornai davvero oltre i livelli di guardia.

Pagare tanto può andare pure bene, pagare troppo è inaccettabile. Se ci riferiamo al costo dei carburanti in Italia la situazione sta diventando sempre più pesante come segnalano le associazioni a difesa del consumatore. I rincari più evidenti, ormai lo ricordiamo tutti, ci sono stati nei primi momenti della crisi ucraina prima che il calmiere riportasse la situazione ad un livello sopportabile per molti automobilisti. Financo la crisi Mediorientale è stata assimilata come uno dei motivi di innalzamento dell’asticella del prezzo al distributore ma dopo due anni, avere ancora un costo che è quasi il doppio di tanti altri Paesi è davvero insostenibile.

Legato a questo aumento dei prezzi di benzina e diesel potrebbe esserci anche un discorso di speculazione, ipoteticamente parlando. Si è arrivati infatti in alcune Regioni a sforare il tetto dei 2,5 Euro al litro con il servito, una cifra ben oltre i più neri momenti della crisi ucraina. I dati parlano chiaro: nelle ultime 6 settimane, abbiamo visto un aumento del prezzo medio nazionale del 5,3% per la benzina verde e del 6,3% per il diesel.

La denuncia arriva direttamente da Assoutenti che ha fatto notare come ci siano alcune anomalie nei dati comunicati dai gestori al Mimit e pubblicati sul sito del ministero. L’associazione allora si è attivata per controllare da dove provengano queste eventuali discrepanze e per approfondire questo rischio di speculazione.

Prezzo benzina, rischio speculazione dietro gli ultimi rialzi: sfondato il muro dei 2,5 Euro al litro

Come ricordato proprio da Assoutenti che ha affidato il suo messaggio alle parole del presidente Gabriele Melluso: “Ad oggi un pieno di benzina costa quasi 5 Euro in più rispetto all’inizio del 2024, mentre se parliamo di gasolio saliamo a +5,5 euro”. Tutto questo rispecchia il fatto che ad inizio anno, le cose non erano così insostenibili sotto il profilo economico.

Andando a scandagliare la situazione in giro per il territorio italiano, nello specifico troviamo la condizione peggiore in una pompa di Taranto, dove la benzina si attesta a 2,537 euro al litro, mentre il diesel è a 2,447 Euro/litro.

Stessa condizione – o quasi in Campania – a Benevento, dove in certi casi si supera abbondantemente la soglia dei 2,5 Euro al litro. Poco meglio va al Nord, con le province di Cuneo, Bergamo e Milano che in alcuni casi presentano costi che variano tra i 2,404 e i 2,420 Euro/litro. Per quanto riguarda invece i dati autostradali, i numeri più elevati li troviamo sulla A21, all’altezza di Piacenza, con il servito che costa 2,499 Euro al litro.

L’associazione non lo proclama direttamente ma è evidente la necessità di un’indagine per comprendere se questi prezzi, così alti da fare paura siano legati ad un aumento del costo del carburante o semplicemente a pura speculazione sulla crisi geopolitica. Speriamo di ottenere presto risposte in merito.