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Marc Marquez, iniziano i primi guai in Ducati: tremano i tifosi

La nuova esperienza di Marc Marquez, in sella alla Ducati Desmosedici GP23, è cominciata in salita. Ecco cosa si è fatto sfuggire l’otto volte iridato.

La MotoGP si appresta a vivere un nuovo entusiasmante capitolo della sua storia. I primi test a Sepang hanno mostrato un Jorge Martin in formato mondiale, svettando nella prima giornata scendendo sotto il muro dell’1’58”, firmando un 1’57”951. Il madrileno del team Pramac è stato l’unico in pista a far segnare un tempo di tale portata.

La delusione di Marquez (Ansa) fuoristrada.it

Ha meravigliato anche l’astro nascente Pedro Acosta. In sella alla GasGas il debuttante iberico ha chiuso a soli 269 millesimi dal connazionale, precedendo i rider del team factory della casa austriaca. Già nello Shakedown il campione di Moto2 aveva messo in mostra numeri da fenomeno, a tal punto che anche Marc Marquez lo ha identificato come suo erede.

Nella Top 5 figurano altri piloti della Ducati, come Fabio Di Giannantonio, con la Ducati GP23 del team Pertamina VR46, ed Enea Bastianini con la Ducati GP24 del team factory, ma non c’è Marc Marquez. Giornata difficile per il campione del team factory e stesso discorso si potrebbe estendere anche a Pecco Bagnaia.

I due possibili rivali della stagione 2024 hanno avuto un inizio piuttosto incerto. Il campione del mondo in carica ha avuto una brutta caduta nel suo primo giro lanciato. Per fortuna non ha avuto conseguenze fisiche ma la sua Ducati è stata riportata ai box e ha richiesto un lungo intervento dei meccanici. A quel punto il torinese ha evitato time attack e ha concluso sedicesimo a quasi 1 secondo dal vice campione del mondo. Ha chiuso, leggermente, meglio Marc Marquez che, comunque, non è andato oltre il nono tempo nella prima giornata malesiana.

La bordata di Marc Marquez

A differenza di suo fratello minore, l’otto volte iridato ha avuto qualche problema con la GP23. La sua moto si è spenta in curva 4 per una avaria tecnica. Il fenomeno catalano si aspettava ben altro start. Dopo l’inconveniente, nel pomeriggio, ha percorso 47 giri, fermando il cronometro in 1’58”621. Un tempo che, certamente, non lo ha soddisfatto. In questa fase l’ex rider della Honda deve solo pensare ad accumulare dati ed esperienza in sella alla moto italiana.

La bordata di Marc Marquez (Ansa) fuoristrada.it

Hanno completato la prima top team dell’anno Maverick Vinales su Aprilia, Alex Marquez del Team Gresini Racing, Marco Bezzecchi del Ducati Pertamina VR46 e Johann Zarco della Honda LCR. Marc al di là del nono posto, a +0.670 da Jorge Martin e dietro di 79 millesimi al fratello Alex, non è rimasto particolarmente soddisfatto. Non ha nemmeno fatto drammi, dato che la stagione è appena cominciata e ci sarà tempo per provare dei time attack sulla GP23, ma si è subito abbattuta un po’ di sfortuna nella sua parte di box.

In una intervista ad AS il centauro di Cervera ha dichiarato: “Il ritorno è stato un po’ complicato. Ho avuto quattro problemi tecnici tutti differenti. All’interno del box dicono che tutti i guai che potevano verificarsi il primo giorno sono avvenuti su entrambe le mie moto. La cosa fondamentale è che il team abbia reagito in modo spettacolare, e questo mi dà fiducia: l’elettronica è della Ducati e i loro ingegneri sono intervenuti in modo rapido. In Ducati si occupano di tutti i piloti“.

Non è mancata una piccola polemica: “Questi problemi, solitamente, non avvengono e ad Alex non sono accaduti. È meglio che siano arrivati ora. Inoltre, mi hanno parlato di un incidente alla curva 15, ma non sono scivolato. Avevo semplicemente avuto un problema tecnico anche lì. A parte questo, una giornata strana, ma la cosa importante è che la squadra abbia reagito bene. Il feeling non era dei migliori, ma nel pomeriggio sono riuscito a fare due run quasi normali e poi mi sono trovato meglio, ma ho ancora molto lavoro da fare per adattarmi alla moto, comprendere soprattutto l’avantreno e iniziare a provare delle cose con l’assetto“.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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