Una componente della tipica auto di Formula 1 che in pochi conoscono ma che gioca un ruolo fondamentale nel discorso della sicurezza. C’è un motivo specifico per cui è a bordo.
Da diversi anni, ormai, tutte le scuderie si sono dovute adattare alla presenza stranissima di una tavola di legno a bordo delle proprie vetture, che viene posizionata sul fondo, come un grande pattino centrale. Può sembrare banale e perfino buffo che un’auto così tecnologica abbia…del legno a bordo, ma ha un’importanza incredibile.
La Formula 1 rappresenta il gotha del Motorsport, il massimo livello esprimibile della velocità a quattro ruote. I veicoli che vengono portati in pista sono dei portenti dal punto di vista tecnico ed aerodinamico, con molte soluzioni innovative che poi a distanza di tempo ritroviamo anche nelle auto stradali. Gli ingegneri sono alla continua ricerca dello sviluppo per migliorare il tempo sul giro e se i motori vengono “congelati” per diversi anni – il prossimo sviluppo si avrà nel 2026 – a livello di appendici e soluzioni esterne, ci sono continui aggiornamenti.
Ovviamente la Federazione ha dovuto rallentare un minimo nel corso del tempo la corsa al miglioramento delle prestazioni con dei regolamenti ad hoc, soprattutto per un motivo di sicurezza. Le monoposto sono dei veri e propri “aerei da terra” e raggiungono delle velocità – soprattutto in curva – inimmaginabili. I piloti vanno tutelati rispetto al rischio che corrono nel portare al massimo per ore questi bolidi e in tal senso ci sono delle misure molto stringenti da rispettare. Avrete forse sentito parlare della tavola di legno che è presente sul fondo di ogni auto di Formula 1. A cosa serve? Da quando è stata introdotta? Quale è il reale motivo della sua presenza? Interrogativi a cui diamo subito una risposta.
Si tratta del cosiddetto pattino centrale o skid block che caratterizza il fondo vettura, creando uno scalino ben visibile quanto osserviamo da sotto una monoposto. Un componente vitale per la sicurezza di chi guida, come stiamo per scoprire grazie ad una rapida guida che racconta la storia di questo tipo di misura.
Formula 1, la tavola di legno sul fondo vettura: caratteristiche ed utilità per la sicurezza dei piloti
A volte, come nell’ultimo Gran Premio di Austin in Texas, alcuni piloti possono essere penalizzati proprio per un consumo eccessivo del fondo, visto che il pattino centrale si è eccessivamente rovinato – vedi le scintille che escono spesso in rettilineo o in curve ad alta velocità – senza venire rimpiazzato dalla squadra. Questo perché c’è un’altezza minima da terra da rispettare per ogni vettura, legata al discorso della sicurezza. Essere estremamente vicini al suolo con il baricentro della macchina aumenta il carico aerodinamico – specie con l’effetto suolo ricomparso in Formula 1 dal 2021 – e permette di raggiungere velocità troppo elevate in fase divappoggio.
Quanto accaduto ad Ayrton Senna e a Roland Ratzenberger ad Imola nel 1994 ha lasciato un importante insegnamento. Se le auto vanno troppo forte in curva diventano ingestibili per il pilota con un minimo problema tecnico e rischiano di “slittare” fuori pista a 300 km/h.
Da lì quindi, la necessità di porre un freno e “alzare” di qualche millimetro le monoposto. Una riduzione del carico aerodinamico che limita la velocità in curva e dovrebbe mantenere più in sicurezza i piloti. Nello specifico le caratteristiche di questa tavola di legno sono le seguenti: lo spessore uniforme deve essere di 10 mm ± 0,2 mm. La tavola può essere realizzata con qualsiasi materiale omogeneo purché soddisfi requisiti specifici ma spesso è proprio in legno. Può avere al massimo tre parti e il pezzo anteriore deve essere lungo almeno 900 mm.
Sulla superficie inferiore della tavola si possono installare dei pattini metallici, ma solo al posto del legno. La superficie superiore dei pattini in titanio deve trovarsi al massimo 3 mm sotto il piano di riferimento. Una curiosa invenzione che con tutta probabilità, ha salvato delle vite nel corso degli anni in questo sport.