Christian Horner è nell’occhio del ciclone per via dell’inchiesta a suo carico, ed ora emergono nuovi elementi che sembrano gravi.
Non c’è più un attimo di pace per Christian Horner, che da ormai un paio di settimane è nella bufera per l’accusa di comportamento inappropriato ricevuta da una sua sottoposta, che lavora da anni in Red Bull, ma della quale non sono state diffuse le generalità. Il team principal ha presenziato all’unveiling della nuova RB20 giovedì sera, cosa che sembrava essere un indizio della sua permanenza al team di Milton Keynes, ma poche ore dopo, invece, è emersa una notizia che può aggravare enormemente la sua posizione.
La situazione non mette infatti solamente in discussione il suo ruolo di team principal, ma potrebbe perfino avere delle ricadute pesanti sulla situazione personale del team principal di Redbull che è sposato con Geri Halliwell, la ex Spice Girl, e che ha anche un figlio nato nel 2017, due anni più tardi rispetto alle nozze tra i due. Le accuse rivolte al manager della scuderia austriaca si stanno aggravando e la stampa non avrebbe avuto pietà nel riportare le nuove, pesanti accuse…
Emergono nuovi dettagli sul caso Christian Horner, e questa volta, pare proprio che il team principal sia stato messo all’angolo, sempre se queste ultime informazioni fossero confermate dalle indagini. Secondo quanto riportato dal noto giornalista Erik van Haren, firma del “De Telegraaf“, il boss della Red Bull avrebbe inviato dei messaggi a sfondo sessuale ad una dipendente, e questo era un fatto già noto, al quale ora si aggiunge una pesante aggravante.
Secondo quanto riportato da van Haren difatti, Horner avrebbe poi tentato di pagarne il silenzio con un’offerta di 760 mila euro, offerti dopo un consulto con il proprio team di legali. La vicenda, sempre secondo la fonte sopracitata, risalirebbe a qualche tempo fa, con la prima denuncia della donna che risalirebbe al mese di dicembre, e le parti in causa che al momento non hanno rilasciato dichiarazioni.
Inoltre, nessuno conosce il nome della donna, e nemmeno la sua età ed il ruolo che svolge all’interno della Red Bull. Ciò che è certo è che se queste ultime voci fossero corrispondenti alla realtà, l’addio del manager britannico al proprio ruolo apparirebbe quasi come una certezza, anche perché si mormora della volontà degli investitori dell’azienda austriaca di avere dei precisi chiarimenti in merito a ciò che sta accadendo.
Lo stesso discorso vale anche per la Ford, che ha redatto un comunicato stampa per chiedere spiegazioni alla Red Bull. La casa dell’Ovale Blu ha avviato una collaborazione con il team di Milton Keynes per la fornitura delle power unit a partire dall’anno 2026, quando debutteranno i nuovi regolamenti. Il colosso di Detroit si aspetta dei chiarimenti dai campioni del mondo, che proprio alla vigilia del via del mondiale devono affrontare un vero e proprio terremoto. Queste sono cose che possono distruggere perfino un team ben organizzato come RedBull, chissà come finirà la situazione sempre più ingarbugliata.
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