Christian Horner ha voluto fare chiarezza sulla situazione in casa Red Bull, ed è stato anche piuttosto duro. Ecco i dettagli.
La Red Bull è stata l’ultima scuderia a presentare la nuova monoposto, togliendo i veli alla RB20. Comprensibile, vista la situazione tesa che si respira. Presente all’evento anche Christian Horner, attualmente sotto indagine interna da parte della casa austriaca per quello che – a detta della stampa – pare essere stato l’invio di alcune immagini inappropriate ad una sua dipendente. Dopo il gran chiasso della scorsa settimana, in questi ultimi giorni la questione ha fatto meno rumore, e la presenza del team principal e CEO all’unveiling della nuova auto è stata significativa.
L’ultimo aggiornamento ufficiale che abbiamo sulla vicenda è l’interrogatorio di 8 ore avvenuto con un avvocato esterno venerdì scorso, in quel di Londra, al quale Horner avrebbe pienamente collaborato, continuando a dichiararsi innocente e rispondendo a tutte le domande del caso. Dunque, il manager britannico sembra assolutamente tranquillo per quanto riguarda la sua posizione, ed è chiaro che se lo dovessimo vedere in Bahrain per i test della prossima settimana, potremmo considerare il caso chiuso e la scuderia prendere una posizione chiara.
I rivali, di certo, si dovranno preoccupare per quello che è il design della nuova RB20 e non certo per il suo team principal, dal momento che il gioiello di Adrian Newey appare un’opera d’arte in ogni suo dettaglio. A questo punto, l’unica cosa da recuperare è la piena stabilità interna e poi si potrà andare in pista pensando solo al risultato finale, auspicato dalla squadra nell’ennesimo successo.
Christian Horner è stato dunque presente al lancio della nuova Red Bull, anche se non si è trattato di una sorpresa assoluta. Infatti, già nelle ore precedenti era stato reso noto che il manager britannico avrebbe presenziato, e così è stato. L’unveiling della RB20 è stata l’occasione perfetta per ascoltare le sue parole dopo il fattaccio, con il manager britannico che è apparso molto tranquillo e rilassato, fiducioso nel lavoro degli investigatori e nella sua innocenza.
Ecco le sue parole in un’intervista con Crash.net: “Siamo un team e siamo molto uniti, abbiamo tutto il sostegno degli azionisti. Se penso sia giusto restare come team principal? Assolutamente sì, l’ho fatto per ben vent’anni, e non ho nessun dubbio su questo. Sono fiducioso sul procedimento e se non lo fossi, oggi, non mi troverei qui alla presentazione della nuova stagione. Nei momenti di incertezza, il nostro gruppo si unisce ancora di più, questa è una delle nostre forze“, afferma il manager rifiutando quindi le insinuazioni di chi pensa che in RedBull si sia creata una spaccatura o addirittura una lotta per il potere.
Horner ha poi aggiunto: “Non ho mai visto la nostra squadra più unita e più solidale di oggi, tutti stanno pensando alle prestazioni della nostra auto ed alla difesa dei titoli mondiali che abbiamo vinto anche lo scorso anno. C’è un procedimento al quale io sto collaborando, ma è ovvio che io voglio negare ogni accusa e proseguire nel mio ruolo. Non mi sotttraggo a nulla e spero che tutto si risolva per il meglio, la Red Bull ha avuto una decisione chiara, scegliendo di farci proseguire nelle nostre attività in pista“.
Ma cosa pensa delle accuse ricevute il Team Principal se è sicuro della propria innocenza? Ha qualche idea su chi potrebbe aver messo su un caso simile o pensa ad un errore? La risposta alla domanda riguardo la posizione del team e i potenziali danni di immagine legati al caso da parte dell’uomo è molto dura: “RedBull ha già preso la sua posizione. Per quanto mi riguarda, non posso parlare ad indagine in corso. Ma dirò la mia appena sarà tutto finito”. Dichiarazioni che lasciano presagire che il Team Principal vorrà levarsi qualche sassolino dalla scarpa…
Oggi vi parleremo di alcune auto sportive che, per un motivo o per l'altro, sono…
Si mette male per la Ford ed i suoi dipendenti, molti dei quali, per via…
L'acquisto di un'auto mediante finanziamento è una pratica molto nota, ed oggi ti sveleremo come…
Auto che arrivano a 500 km/h non le avremmo immaginate nemmeno nei film di fantascienza.…
Drammatica decisione da parte dei vertici Audi, che hanno scelto di chiudere uno dei siti…
La FIAT Grande Panda non è ancora ordinabile in Italia, ed ora emerge il motivo…