L’industria dell’Automotive 2.0 sta mettendo in campo una battaglia intestina tra diversi brand asiatici. Ecco l’ultima novità dal Giappone.
Nessuna casa produttrice può consentirsi di temporeggiare sulla tecnologia alla spina. Oramai mancano solo 11 anni alla scadenza imposta in sede europea per l’abolizione della vendita di auto termiche, comprese le ibride. Ciò vorrà dire che nel 2035 ci sarà una sfida sull’elettrico mai vista prima. Questo aspetto aprirà degli scenari nuovi anche alle nostre latitudini.
In Asia si sa sono sempre un passo in avanti in materia di tecnologie. Inizialmente i brand giapponesi avevano sottovalutato l’ondata dell’elettrico. In casa Toyota continuano a ritenere improbabile la sostituzione al 100% dei parchi circolanti termici, sostenendo la tecnologia ibrida. Le vetture elettriche, infatti, hanno costi molto elevati e non tutti potranno permettersele.
Inoltre quando un cambiamento viene imposto, difficilmente, viene accettato con il sorriso. Il processo di elettrificazione dei listini sta assumendo dei contorni piuttosto controversi. La Honda, ad esempio, sta entrando con decisione sul mercato con soluzioni futuristiche. Auto che sembrano arrivare da un altro pianeta per quanto risultino innovative. La casa di Tokyo, al top anche in materia di due ruote, si sta preparando al lancio sul mercato della nuova linea 0 Series, una serie di modelli full electric il cui debutto è previsto nel 2026 con la versione di produzione della concept Saloon.
Seguendo il trend dei SUV, la Honda è pronta a sconvolgere il mercato con nuovi modelli. Arriveranno anche le nuove Jazz e Civic in salsa elettrica. Si tratta di una rivoluzione epocale, ma il problema rimangono sempre i prezzi. I vertici della Honda hanno confermato i nuovi progetti con delle entry level che dovrebbero aumentare i volumi di vendita. Toshihiro Mibe, CEO della casa di Tokyo, ha confermato che serviranno EV più convenienti.
Finché le auto elettriche saranno alla portata di pochi eletti, inevitabilmente, non vi potrà essere alcuna crescita del settore. Per abbassare i prezzi occorre un approccio diverso e anche batterie più economiche. Per realizzare auto alla spina più convenienti occorrerà lavorare sulla tecnologia degli ioni di litio. Per questo motivo potrebbero arrivare delle nuove batterie con una composizione chimica differente che, oltre ad abbassare i costi, permetterebbe anche una maggiore autonomia.
Ad Autocar, il boss della Honda, ha affermato che la soluzione non sta in batterie più piccole. La collaborazione tra Honda e General Motors non è andata a buon fine. Le case hanno preso la decisione di interrompere la partnership. “Se anche avessimo portato avanti insieme lo sviluppo, sarebbe stata una sfida complicata realizzare una EV conveniente su larga scala – ha annunciato Mibe – Per questo abbiamo scelto di lavorare in autonomia su un veicolo elettrico accessibile. Honda ha strategie alternative per conseguire questo obiettivo“.
Una cosa è sicura: la prima casa produttrice che troverà il modo di lanciare una EV, veramente, a prezzi concorrenziali in futuro farà il botto. La Cina, in tal senso, parte avvantaggiata perché ha a disposizione materie prime quasi infinite per le batterie e una manodopera a basso costo. Difatti, la paura dei principali major del mercato è quella di ritrovarsi spiazzata dall’ondata elettrica del Dragone Rosso.
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