Un caso gravissimo ha portato all’intervento della Guardia di Finanza: attenzione a dove scegliete di comprare l’automobile.
Tutti noi sappiamo quanto sia delicata la situazione del mercato dell’automotive, con le vendite di automobili che pur essendo risalite nel 2023, non sono di certo all’altezza del passato. Sono molti i marchi in grave crisi, e spesso, queste situazioni portano a tagli ed a pesanti licenziamenti, dal costruttore più piccolo a veri e propri colossi, ed in tal senso, anche marchi come Tesla, Volkswagen e Fiat ne sanno qualcosa.
Nonostante le difficoltà però, è importante che sia i grandi costruttori che le persone che operano nel settore della vendita delle automobili rimangano nella legalità in modo onesto, anche perché in Italia sul fronte del pagamento delle tasse non si scherza, ed esistono delle sanzioni che sono molto severe per chi contravviene. Detto questo, andiamo ora a vedere cosa è successo in questi giorni, con un rivenditore di auto che ora passerà un brutto guaio, dal momento che non ha dichiarato i ricavi dei propri affari per svariati milioni di Euro.
Sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport“, è stata riportata una storia che ha dell’assurdo, ma che è purtroppo reale. Un uomo avrebbe venduto ben 1.642 auto senza però dichiarare i ricavi al Fisco, una vera e propria evasione fiscale su scala enorme, che riguarda la vendita degli autoveicoli e che ha attirato i sospetti della Guardia di Finanza di Brindisi dopo anni di tempo. Chiaramente, tutto questo è accaduto in un autosalone il cui nome, per motivi di privacy, non è stato svelato.
Il caso è esploso proprio nel mese di febbraio. Pensate che, in totale, i ricavi del presunto evasor sarebbero ammontati a circa 4 milioni di euro, ma neanche un centesimo sarebbe però stato dichiarato al Fisco. L’uomo è il titolare di un concessionario di auto, ed è ora accusato di non aver presentato le dichiarazioni fiscali successive alle vendita dei modelli. Secondo quanto analizzato dalle forze dell’ordine, in primis dalla Guardia di Finanzia, il reato sarebbe durato per una lunga serie di anni, dal 2016 al 2022, senza che in questo periodo gli oneri fiscali previsti dalla legge venissero rispettati.
A seguito dei vari accertamenti, potrebbero scattare anche delle sanzioni amministrative, con una serie di varie irregolarità che sono ancora sotto l’attenta analisi di chi di dovere. Dunque, dopo anni passati a godersi la bella vita senza presentare la regolare documentazione, il rivenditore avrà ora il suo bel da fare per uscire da questo incubo, ed è molto probabile che sarà costretto a pagare una multa salata, oltre ad andare a processo per evasione fiscale.
Tuttavia, resta incredibile come sia riuscito a nascondere questa operazione per così tanti anni e vedremo ora quello che sarà il procedimento a suo carico. In questi casi, a rischiare grosso possono essere anche gli acquirenti, motivo per fare sempre attenzione alla regolarità delle pratiche di acquisto dei veicoli in situazioni come queste.
Giungono pessime notizie per Elon Musk e la sua Tesla, con le accuse che sono…
In Casa Citroen fioccano i progetti innovativi. Ecco cosa accadrà in occasione del rilancio di…
Vi sono auto inglesi che hanno scritto pagine indelebili di una storia che meriterebbe un…
La strategia elettrica di Audi sta facendo acqua da tutte le parti. Per ovviare ai…
Il brand modenese ha bisogno di un rilancio immediato dopo le dichiarazioni del a.d. di…
Le auto a GPL non sono morte come si potrebbe credere, tutt'altro. Ecco il dato…