Le auto elettriche fanno molta fatica per ottenere il successo di cui tanto si parlava, ed ora c’è una novità non certo positiva. I giornali dicono tutto.
Il mondo delle quattro ruote è pronto per un grande cambiamento, ovvero quello del passaggio alle auto elettriche. Le case ormai sfoderano gioielli prive di motore termico da diversi anni: più che altro, è la popolazione che non sembra essere pronta per passare a questa nuova tecnologia. Pensate che in Italia la quota di mercato dei veicoli green ammonta solo al 4,2%, con una crescita che non c’è praticamente stata tra il 2023 e l’anno precedente, a conferma che queste vetture non attirano quanto sarebbe auspicabile per centrare l’obiettivo della carbon neutrality in fretta.
Le auto elettriche hanno un grosso problema che riguarda i prezzi d’acquisto troppo elevati e, nonostante gli incentivi, essi restano quasi inarrivabili per diverse famiglie e singole persone che già affrontano periodi complessi in generale. A questo punto, andiamo a vedere cosa è stato deciso in un paese tra i più attivi in questo cambiamento, dove c’è una scelta molto particolare che rallenta la diffusione delle elettriche, una sorpresa che ha anche una ragione politica. A breve, infatti, ci saranno le elezioni, e tutto dipende da come si svolgeranno.
Negli Stati Uniti d’America sono state stabilite regole molto severe per quanto riguarda le emissioni in chiave futura, ma ora qualcosa può cambiare. Alla vigilia delle elezioni presidenziali, Joe Biden potrebbe rivedere tali regole, in modo da contrastare Donald Trump, il quale è pronto per far leva proprio su queste pesanti restrizioni per cercare di tornare alla Casa Bianca. La scorsa primavera, l’amministrazione attuale aveva presentato all’Epa – Environmental Protection Agency, ente federale che gestisce questo campo – una proposta per agevolare la transizione verso la mobilità elettrica, ma ora le cose potrebbero cambiare.
L’obiettivo di questa proposta è quella di ridurre del 56% le emissioni entro il 2032, un calo notevole che potrebbe fare tutta la differenza del mondo sul fronte climatico, ma che richiede uno sforzo importante a cittadini ed industrie. Per ottenere questo risultato servirebbe arrivare al 60% delle vendite di auto elettriche entro il 2030, andando dunque a superare quelle che sono le immatricolazioni di termiche ed ibride, un qualcosa che, al momento, pare quasi impossibile.
Le industrie ed i sindacati hanno però chiesto di rallentare questa manovra, visto che occorre più tempo per sviluppare le infrastrutture di ricarica e tutte le altre tecnologie che possono essere utili per agevolare il mondo delle auto elettriche. La richiesta è stata quella di ridurre questo target sulle vendite al 40-50% per quanto riguarda le elettriche, includendo anche le ibride plug-in, in modo da equilibrare parecchio quello che è il discorso legato alle immatricolazioni di auto con meno emissioni.
Secondo quanto emerso, il governo USA retto dal democratico Joe Biden avrebbe deciso di accogliere la richiesta e di rivedere la proposta fatta all’Epa. Questo significa che si guarderà sempre alla riduzione delle emissioni e ad un allargamento di vendite sulle elettriche, ma anche le plug-in faranno parte di questo folto gruppo di vetture rallentando di fatto il processo. Vedremo se da parte dei cittadini e degli automobilisti ci saranno risposte importanti o se la crisi delle emissioni zero proseguirà senza sosta.
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