Le vetture elettriche hanno bisogno di novità tangibili per fare la differenza sul mercato di domani. Le ultime novità sono promettenti.
Si parla tanto, forse troppo di batterie agli ioni di litio, ma lo stravolgimento dell’industria dell’Automotive dovrà arrivare con un processo di innovazione, realmente, eco-friendly. Lo smaltimento e la creazione di nuove batterie già creano un impatto ambientale notevole. In tal senso si inizia già a parlare di pacchi batterie a stato solido e di vetture ad idrogeno.
Le auto elettriche sono diventate un affare politico. L’Unione Europea ha scelto la strada dell’imposizione, creando una dead line precisa. Dal 2035, infatti, non dovrebbero essere più immatricolate vetture con motori termici, comprese le ibride. Tra i presunti addii anticipati ai carburanti fossili e la necessità di sviluppare delle soluzioni ecologiche alternative c’è una novità che potrebbe far sorridere gli ecologisti.
Le vetture alimentate da pannelli fotovoltaici potrebbero rappresentare la giusta soluzione green. Il trasporto diventerebbe più ecologico, ma sarebbe necessaria una disponibilità solare importante. La soluzione, in sostanza, sfruttando il sole non sarebbe percorribile in tutte le nazioni del mondo. Vi sono luoghi baciati dal sole, ma tanti altri sono immersi sotto strati di nuvole, piogge e temperature molto basse.
Vi sono costruttori che hanno già deciso di investire in questa tecnologia. La Lightyear One, ad esempio, è una berlina di lusso che promette un’autonomia di 725 km grazie ai pannelli fotovoltaici integrati nella carrozzeria. Si tratta di una assoluta eccezione in un car market sempre più improntato allo sfruttamento dell’energia. I prezzi non sono nemmeno proibitivi, costando, nella sua versione più economica, circa 40mila euro e potrebbe uscire tra il 2024 e il 2025 anche in Europa.
Un altro progetto interessante è la Solar City Car, un piccolo quadriciclo creato da una startup olandese. Il mezzo presenta un pannello solare sul tetto che permette una percorrenza di 20 km al giorno. Siamo ancora alle fasi preliminari di una soluzione che potrebbe rivoluzionare il trasporto. Le auto solari sono piuttosto semplici nel loro utilizzo. Catturano l’energia solare e la trasformano in elettricità che alimenta le batterie del motore elettrico.
Le batterie, a differenze di quelle tradizionali, sarebbero caricabili in ogni momento, anche quando parcheggiate. Non vi sarebbe più la necessità di trascorrere ore presso una colonnina di ricarica in attesa del 100% del livello massimo. Quindi l’autonomia aumenterebbe e non sarebbero dipendenti, totalmente, dalle infrastrutture di ricarica. Inoltre, l’energia solare è gratuita e non produce emissioni nocive per l’ambiente. Tutti elementi che dovrebbero portare le principali case produttrici a puntare su questa soluzione.
Non è tutto, però, oro quello che luccica. Occorre creare vetture con motori ridotti in termini di dimensioni e di elementi elettronici, come sancito anche sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Il peso già consistente delle EV deve essere bilanciato bene, altrimenti le vetture risulterebbero inguidabili.
La quantità di pannelli solari necessaria varia in base a diversi aspetti, come l’efficienza energetica delle auto, le condizioni climatiche e la posizione geografica. Una rete infrastrutturale, comunque, continuerebbe a risultare necessaria. Delle serie, ad oggi, sarebbe più un extra, che una soluzione definitiva.
L’energia solare è una fonte di energia rinnovabile, pulita e inesauribile. Va, comunque, associata alle prossime generazioni di auto elettriche per avere un impatto positivo sull’ambiente. L’efficienza dei pannelli solari risulterà indispensabile per un futuro migliore per le future generazioni. Anche le strade dovrebbero cambiare in ragione di un incremento di strutture che possa garantire un miglioramento effettivo del parco auto circolante.
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