La Mercedes è una delle case costruttrici più conosciute al mondo per la qualità dei suoi modelli. I vertici ora hanno una grave grana da gestire.
La casa di Stoccarda ha sviluppato le sue attività motorsportive nelle sede di Brackley in Inghilterra. Tanti team di F1 presentano la propria factory nel Regno Unito per svariati motivi, ma il principale è legato al personale tecnico. La Ferrari, ad esempio, fa fatica a trascinare grandi tecnici come Adrian Newey in Italia, proprio a causa del fattore culturale e linguistico.
Per qualsiasi tecnico al mondo un contratto in un team con sede in Gran Bretagna è un passaggio obbligato. La squadra della Stella a tre punte ha confermato nelle prossime stagione Lewis Hamilton e George Russell. I risultati sono stati deludenti sul piano tecnico. Le ultime due monoposto F1 hanno deluso. Ha vinto una sola tappa l’ex driver della Williams, nel 2022, in Brasile. In ogni caso la squadra diretta da Toto Wolff ha chiuso al secondo posto nello scorso campionato, davanti alla Scuderia Ferrari.
La battaglia è stata accesa ma con un colpo di coda il team teutonico si è riuscito ad aggiudicare, con un Hamilton protagonista, il titolo di vice campioni, alle spalle dell’inarrivabile Red Bull Racing. Sono arrivati milioni extra per il secondo posto nella graduatoria costruttori. Per fare dei passi in avanti, in vista del 2023, occorrerà puntare ad un nuovo concept di vettura. Il problemi da gestire sono anche di altra natura. Il nuovo progetto del complesso della Mercedes, a Brackley, ha determinato l’insorgere dei residenti dell’area.
Mercedes, altro guaio all’orizzonte
Il team ha deciso di allargare il complesso nella zona di Brackley, ma la situazione è fuori controllo. E’ stata definita una mossa molto irrispettosa da parte dei residenti di zona, alzando un polverone mediatico sulla Mercedes. Secondo il quotidiano Northampton Chronicle and Echo, gli abitanti dell’area vicino alla factory di Brackley si sono rivoltati, per via dell’elevato traffico. In sostanza l’idea sarebbe quella di mettere su una Silicon Valley inglese, con un investimento di 70 milioni di sterline, che comprende edifici per il marketing, strutture per il tempo libero e ristoranti, allo scopo di migliorare tutto l’impianto.
Già in quella zona il traffico è continuo. Per chi risiede su St James Road, situata vicino alla “Lauda Drive”, dal nome del campione del mondo Ferrari e McLaren ed ex consulente della Mercedes Niki Lauda, che porta alla factory, i rumori sono terribili. Si parla di una cifra di mezzi compresa tra le 57 e le 528 nella mattinata e tra le 50 e le 287 la sera. Per di più vi sono dei progetti in cantiere che porteranno altri problemi di natura logistica.
Simon Wheeler, della Canonbury Products Ltd, ha annunciato che le factory locali non erano al corrente del piano della Mercedes: “Se vi sono diverse centinaia di macchine che provano di entrare e uscire dal sito la mattina presto e la sera tardi, si scatena un vero e proprio putiferio. I nostri clienti, i nostri fornitori o i nostri dipendenti potrebbero dover uscire di casa prima per evitare di rimanere intrappolati nel traffico degli altri. Non c’è alcun interesse a prendersi cura delle imprese minori: della serie ‘noi siamo la Mercedes, facciamo quello che vogliamo e voi dovrete semplicemente andare avanti’. È una grave mancanza di rispetto per le imprese che sono qui da un periodo di tempo simile al loro“. Vedremo come agirà nel concreto il team della Stella a tre punte.