Michael Schumacher lotta da ormai dieci anni dopo il terribile incidente sulle nevi di Meribel, ed un grande ex Ferrari fa una rivelazione.
Il periodo dell’anno che stiamo vivendo è sempre il più duro per i tifosi di Michael Schumacher, così come per la sua famiglia, ed anche per lui stesso. Infatti, il 29 di dicembre scorso è ricorso il decimo anniversario della caduta sulle nevi di Meribel, quando il Kaiser di Kerpen, impegnato a sciare assieme al figlio Mick, scivolò sbattendo la testa contro una roccia. Portato all’ospedale di Grenoble per un doppio intervento neurochirurgico, il grande Michael ha visto la sua vita cambiare per sempre.
Nel mese di giugno del 2014 è arrivato l’ultimo annuncio ufficiale, relativo alla sua uscita dal coma e dal trasferimento presso la sua abitazione, lasciando l’ospedale di Grenoble. Da quel momento in poi, sulle condizioni di Schumacher, la famiglia ha deciso di mantenere il riserbo. Di certo, su quanto accaduto quella volta ci sono tante domande, ed ora arriva anche un altro rimpianto.
L’ultima fase della carriera di Michael Schumacher è stata legata alla Mercedes, con Ross Brawn, suo grande compagno di vittorie in Ferrari, autore delle strategie che lo avevano portato a vincere di tutto e di più, che decise di chiamarlo alla fine del 2009. Il tedesco accettò e gareggiò tra il 2010 ed il 2012, tempi in cui la casa della Stella a tre punte non era ancora competitiva.
Tuttavia, Michael ebbe un ruolo davvero notevole nel gettare le basi per il dominio dell’era ibrida, iniziato nel 2014 con Lewis Hamilton. Intervistato dalla “Bild“, Brawn ha detto la sua su quel ritiro del sette volte campione del mondo, che a parere di Ross è stato forse prematuro. Il 2014 sarebbe potuto essere l’anno dell’ottavo mondiale.
Ecco le sue parole: “Per come la vedo io, immagino che Michael al giorno d’oggi avrebbe una sua squadra. Alla Mercedes si stava già discutendo di farlo diventare un azionista, ed il primo passo lo avevamo già fatto, visto che nel 2013 divenne un ambasciatore del marchio. Forse ha deciso di ritirarsi troppo presto, ed a lui è dovuto il fatto di aver gettato i semi del dominio Mercedes con il lavoro che fece tra il 2010 ed il 2012“.
Secondo Brawn, Schumacher avrebbe potuto vincere almeno un altro mondiale: “Ad un’età simile a quella che aveva Michael all’epoca, oggi Fernando Alonso sta dimostrando che si può essere ancora competitivi, e che si possono ottenere delle prestazioni di alto livello anche oltre i 40 anni. Credo che se fosse stato ancora attivo nel 2014, avrebbe vinto il suo ottavo titolo mondiale“.
Di certo, dopo queeste parole di Brawn, i rimpianti dei fan non possono far altro che aumentare, visto che la Mercedes del 2014, dall’alto della sua superiorità, avrebbe potuto vincere anche con Schumi che ormai aveva 44 anni. Invece, il destino ha voluto diversamente, e l’incidente sulle nevi di Meribel ci ha impedito di vederlo anche nelle vesti di manager. Ci restano solamente tante domande a cui non avremo mai una risposta.
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