La Porsche sta valutando il suo futuro, ed ha fatto sapere a tutti quelli che dovrebbero essere i piani futuri sui motori. I dettagli.
Per il marchio Porsche quella che si è conclusa è stata una settimana intensa, sia sul fronte del prodotto auto che su quello del motorsport. Infatti, la casa di Weissach ha finalmente tolto i veli al nuovo SUV Macan, che almeno sul suolo europeo sarà solamente elettrico, senza dare la possibilità alla clientela di optare per il motore termico. Una cosa simile potrebbe accadere spesso nel futuro di questo marchio, che crede nelle emissioni zero.
Sul fronte sportivo, la Porsche ha vinto in maniera eccezionale la 24 ore di Daytona con la 963, che proprio un anno fa, su questa pista, aveva debuttato soffrendo e non poco a causa di tanti problemi di affidabilità. Dopo così poco tempo, la vettura è invece cresciuta e quest’anno si è rivelata essere molto solida, sino a portare a casa una splendida vittoria.
Dopo un 2023 molto difficile, il colosso di Weissach si è presentato con un’auto sviluppata e cresciuta sotto tutti gli aspetti, e che ora si prepara a dar battaglia anche nel FIA WEC, campionato che scatterà in Qatar il prossimo 2 di marzo. L’anno sportivo 2024 per la casa tedesca promette bene, ed anche sul futuro arrivano novità importanti che riguardano i tipi di motorizzazione.
Porsche, ecco le parole del manager sul futuro
Al giorno d’oggi, tutte le grandi case sono impegnate sull’elettrico, con la grande volontà di poter vendere più auto possibili che seguano questa concezione. La Porsche ha svelato nel 2019 la Taycan, ovvero la sua prima EV in assoluto, che non è mai andata troppo male sul fronte delle vendite, ma che comunque non può competere con gioielli come la 911, sia sul fronte della bellezza che delle prestazioni.
In molti si chiedono quale sarà il futuro della Porsche in relazione ai motori termici, ed una risposta ha provato a darla il CFO Lutz Meschke, che al contrario di quanto si potesse pensare, si è augurato che i motori termici vadano avanti ancora a lungo. A suo parere, lo stop imposto dall’Unione Europea per il 2035 andrebbe portato più avanti nel tempo, visto che le vendite di oggi sono ancora troppo basse.
Ecco le sue parole: “Ci sono tante discussioni al momento che sono relative alla fine del motore a combustione, ma dal mio punto di vista, penso che dovrebbe essere rimandato rispetto al termine del 2035. Mentre i produttori di veicoli elettrici premium e di lusso dovranno continuare a lavorare senza sussidi, eliminare dai volumi i motori termici sarà un errore. Dobbiamo valutare attentamente quando sarà rapida la curva di accelerazione delle vendite nei prossimi anni“.
Meschke non è apparso molto ottimista verso un rapido rialzo delle vendite delle auto ad emissioni zero sul vecchio continente: “Se ci troveremo ancora in una situazione simile a quella attuale, con una certa riluttanza dei clienti verso le auto elettriche, credo che i sussidi potrebbero tornare, ma è chiaro che tutto dipenderà dai numeri sulle vendite che ci saranno“.