Grande novità in vista per la F1 del prossimo anno, con un annuncio molto atteso che lascerà soddisfatti gli appassionati.
La speranza della maggior parte dei tifosi in vista della stagione 2024 è quello di poter ammirare un Mondiale molto più combattuto rispetto a quello del 2023. Non ci sono dubbi sul fatto che Max Verstappen abbia mostrato a tutti di essere il numero uno, ma non sarebbe male se ci fosse anche una battaglia al vertice, vista la straordinaria qualità dei piloti attualmente presenti nel circus. 
La Ferrari e la Mercedes sono le scuderie che hanno le maggiori possibilità di poter diventare a tutti gli effetti le anti Red Bull, ma sia Vasseur che Wolff sanno benissimo che i miglioramenti da soli non basteranno. La rivoluzione del 2022 ha fatto sì che le monoposto a effetto suolo diventassero perfette per la mente geniale di Adrian Newey che ha fin da subito capito come sfruttarle e farle rendere al meglio.
Inoltre non guasta mai il fatto di mettere nelle mani di un fenomeno assoluto certe monoposto, con la combinazione dei due fattori che comporta così la nascita di un Mondiale senza storie. Lo stesso Verstappen sogna comunque un Mondiale aperto nel prossimo anno, con l’olandese che lo ha dichiarato proprio perché è lo scontro al vertice che esalta il campione.
La Red Bull ha vissuto però anche alcuni momenti complicati nel corso della scorsa stagione, soprattutto per alcune difficoltà interne. La gestione dei piloti non sempre è stata delle più semplici, in particolar modo con Sergio Perez che spesso è stato accusato direttamente da Helmut Marko, con il consulente che è stato anche accusato di razzismo. Si è parlato così di un suo allontanamento, ma ora il suo futuro è ufficiale.
Marko ancora in Red Bull:” Farò 24 gare”
Alla fine il ruolo di Helmut Marko è troppo importante per gli equilibri all’interno del box Red Bull. Indubbiamente non lo si può di certo definire come un personaggio che segue le attuali regole del “politicamente corretto”. Per le difficoltà di Perez nel 2023 infatti spiegò come si trattasse di un problema geografico, dato che l’indole messicana e latina è quella di perdere la concentrazione. 
Una frase che ha fatto molto scalpore e che ha seriamente minato il proprio futuro in Red Bull. Alla fine è lo stesso Marko ad aver parlato del proprio futuro in occasione di un’intervista che ha rilasciato ai microfoni di oe24. “Abbiamo parlato con Oliver Mintzalff, il board sportivo di Red Bull, e abbiamo deciso di continuare serenamente insieme. Penso che sarò presente nel muretto a tutte le 24 gare del prossimo anno“.
Dunque non solo Marko non lascia il proprio posto all’interni della Red Bull, ma a quanto pare continuerà a essere una delle principali figure della casa austriaca. Difficile potergli chiedere un cambio di atteggiamento, ormai lo si conosce e si sa che non è mai stato leggero con i suoi piloti in quanto a critiche. Il duo Marko e Horner però funziona anche in questo modo, con l’incendiario e il pompiere che permettono di tenere alta la competitività in casa Red Bull.