Il WRC ha visto Kalle Rovampera confermarsi campione del mondo nel 2023, ed ora si pensa a nuovi regolamenti per il futuro.
In passato, il mondiale rally era una delle categorie regine del motorsport, che vedeva tantissimi appassionati interessati a seguire le corse. Al giorno d’oggi, tuttavia, il WRC pare aver perso quella magia che c’era un tempo, ed è ormai riservato ad una strettissima nicchia di fan, nonostante il fatto che molte parti delle gare vengano trasmesse in diretta televisiva, cosa molto rara in passato.
Attualmente, il WRC vive sotto il netto dominio della Toyota, che ormai da anni cannibalizza questa disciplina, con il fenomenale Kalle Rovampera che si è laureato campione del mondo nell’ultimo biennio. Son ben cinque i titoli conquistati di fila dalla Yaris, che prima di Rovampera si era imposta nel 2019 con Ott Tanak e nel 2020 e nel 2021 con la star Sébastien Ogier, che ormai disputa solo qualche gara ogni tanto, e sempre con risultati di alto livello.
Ciò che è certo è che una serie di questo livello merita di tornare ai fasti di un tempo, e va detto che l’introduzione dell’ibrido non è certo stata apprezzata dagli appassionati. Due grandi esperti hanno dato alcuni consigli su come fare a rilanciare il campionato, e parliamo di gente che è stata sul campo, e lo è anche attualmente, per tanto tempo.
Sul sito web “rallyeslalom.com“, è stato riportato il parere di due grandi volti del WRC, ovvero il pilota Andreas Mikkelsen e Johnne Haltunen, il navigatore di Kalle Rovampera. Il primo ha vinto il titolo di WRC2 in questo 2023, e pare avere le idee molto chiare: “Dal mio punto di vista, ciò di cui hanno bisogno i rally è di adattarsi a quelli che sono i tempi moderni“.
Mikkelsen ha poi aggiunto: “Le attuali generazioni hanno perso interesse verso il WRC, e per questo, dovrebbero essere considerati dei format più corti per il mondiale, ed occorre ispirarsi a quello del FIA ERC, che si basa su soli due giorni di gara“. Anche il co-pilota del campione del mondo ha voluto dire la sua sull’argomento.
Ecco cosa ha dichiarato: “La domenica, con questa formula, tutti sarebbero pronti a gareggiare, con la grande felicità degli appassionati. Con questa formula tutti darebbero il massimo nella speciale, e si potrebbero radunare tutti i fan assieme. Si potrebbero creare, dal mio punto di vista, una serie di eventi tutti per loro, creando stand per gli autografi e molto altro. Infatti, tra una prova e l’altra ci sarebbero intervalli di diverse ore, dobbiamo avvicinare i fan al nostro mondo“.
Di certo, i due grandi esperti hanno capito il problema, ed ora ci sarà da capire come affrontarlo. Il loro è un consiglio che verte sul lato umano e non su quello tecnico, ma è chiaro che cambiare le regole in così poco tempo è molto difficile. Di certo, il mondiale rally merita di svilupparsi da questo punto di vista, e c’è tutto per fare bene.
Giungono pessime notizie per Elon Musk e la sua Tesla, con le accuse che sono…
In Casa Citroen fioccano i progetti innovativi. Ecco cosa accadrà in occasione del rilancio di…
Vi sono auto inglesi che hanno scritto pagine indelebili di una storia che meriterebbe un…
La strategia elettrica di Audi sta facendo acqua da tutte le parti. Per ovviare ai…
Il brand modenese ha bisogno di un rilancio immediato dopo le dichiarazioni del a.d. di…
Le auto a GPL non sono morte come si potrebbe credere, tutt'altro. Ecco il dato…